Simona Bernini Oggi Chuck Berry, il re indiscusso, il padre del rock, compie 90 anni.
E’ un chitarrista, cantante e compositore, ed è uno dei pionieri del rock and roll. Con canzoni come “Maybellene” (1955), “Roll Over Beethoven” (1956), “Rock and Roll Music” (1957) e “Johnny B. Goode” (1958), Berry ha raffinato e sviluppato il rhythm and blues e quegli elementi che hanno reso il rock and roll distintivo, con testi che si sono basati sulla vita adolescente e il consumismo e la musica con assoli di chitarra e spettacolarità che erano una grande influenza sulla musica rock successiva.
Nato in una classe media da una famiglia afro-americana a St. Louis, Missouri, Berry ha avuto un interesse per la musica fin dalla tenera età e ha dato il suo primo concerto pubblico a Sumner High School. Mentre era ancora uno studente di liceo è stato condannato per rapina a mano armata e fu mandato in riformatorio, dove è stato detenuto dal 1944 al 1947. Dopo il suo rilascio, Berry ha lavorato presso un impianto di assemblaggio di automobili. Entro l’inizio del 1953, influenzato dai riff di chitarra e le tecniche di showman del musicista blues T-Bone Walker, Berry ha cominciato a esibirsi con il Johnnie Johnson Trio. La sua rottura è venuto quando si recò a Chicago nel maggio 1955 e ha incontrato Muddy Waters, che ha suggerito di rivolgersi a Leonard Chess, di Chess Records. Con Scacchi ha registrato “Maybellene” che ha venduto oltre un milione di copie, raggiungendo il numero uno nella classifica di rhythm and blues di Billboard. Ma nel gennaio 1962, è stato condannato a tre anni di carcere.
Dopo il suo rilascio nel 1963, Berry aveva moltissime canzoni metà degli anni 1960, tra cui “No Particular Place to Go”, “You Never Can Tell”, e “Nadine”. A metà degli anni 1970, era più richiesto come live performer. Nel 1979 ha passato 120 giorni in prigione per evasione fiscale.
