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Cina, accuse Usa: “Da sei anni prepara la Terza Guerra Mondiale con armi biologiche e coronavirus"

La copertina del libro

Cina, accuse dagli Usa: “Da sei anni prepara la Terza Guerra Mondiale con armi biologiche e coronavirus”. Dal 2015 Pechino studierebbe il Sars Cov 2

Sulla Cina pende in queste ore una gravissima accusa dagli Usa così riassumibile: “Da sei anni Pechino prepara la Terza Guerra Mondiale con armi biologiche e coronavirus”. In buona sostanza gli scienziati cinesi si starebbero preparando “per una terza guerra mondiale combattuta con l’impiego di armi biologiche ed anche genetiche incluso il coronavirus”. Non è accusa da poco perché qualifica il Sars Cov 2 né come un evento naturale e catastrofico e neanche più come un esperimento solo sfuggito di mano, ma come un’arma con finalità strategiche planetarie intenzionalmente stuiata e poi “scappata”. E questo starebbe succedendo da sei mesi a questa parte. 

Cina, accuse dagli Usa: “Da sei anni prepara la Terza Guerra Mondiale con armi biologiche e coronavirus”. Chi lo dice?

Ma chi o cosa è a rivelare una (ipo)tesi così clamorosa e dalle implicazioni geopolitiche così massive? A farlo sarebbe un documento-report redatto dalle agenzie degli Stati Uniti (si parla di Nsa e Homeland Security, ma Langley fa capolino sempre in queste faccende). Ci sono quindi nuovi timori e nuove “piste” in merito all’esplosione della pandemia. Prove che secondo quel report elaborato con Trump presidente e invero citato dai media mondiali in maniera molto vaga, vedrebbe Pechino impegnata a considerare il potenziale militare del Covid già dal 2015. Il documento accuserebbe senza mezzi termini gli scienziati cinesi e i funzionari di collegamento dell’Esercito popolare di Liberazione di aver “dato vita alla manipolazione delle malattie per produrre armi in un modo mai visto prima”. 

Cina, accuse dagli Usa: “Da sei anni prepara la Terza Guerra Mondiale con armi biologiche e coronavirus”. Parla l’esperto

A dire la sua sul tema Hamish de Bretton-Gordon, esperto di armi chimiche: “La Cina ha aggirato i regolamenti ed ha evitato di sorvegliare i suoi laboratori dove potrebbe aver avuto luogo tale sperimentazione”. Questa rivelazione però non ha fondamenti documentali diretti nei cassetti dell’intelligence Usa ma nello storico riportato in un libro da titolo “What Really Happened in Wuhan”. E a riprendere passi del libro e dichiarazioni a corredno è stato il quotidiano The Australian, che pure cita il documento top secreto. 

Cina, accuse dagli Usa: “Da sei anni prepara la Terza Guerra Mondiale con armi biologiche e coronavirus”. Il file top secret

Il nome del file è New Species of Man-Made Viruses as Genetic Bioweapons e in esso si legge: “La nuova capacità di congelare i microrganismi ha reso possibile immagazzinare agenti biologici e aerosolizzarli durante gli attacchi”. Gli autori? Sarebbero stati 18, tutti al lavoro in laboratori “ad alto rischio”, dicono gli analisti. Insomma, secondo il libro che cita il documento ma non secondo il documento che suffraga il libro c’è un sospetto gravissimo e di portata planetaria: che il Covid-19, già individuato come potenziale arma per corroborare la spinta propulsiva della nuova Cina, possa essere il risultato di una fuga involontaria dal laboratorio di Wuhan in cui comunque lo si studiava per utilizzo bellico-strategico. Di certo sul tema Pechino non è stata molto collaborativa, ma ovviamente ancora non ci sono prove che suggeriscano che sia stato rilasciato intenzionalmente.