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Cina, arrestato per aver inviato un meme in chat: 9 giorni di carcere

Polizia cinese

In Cina un uomo è stato arrestato per aver inviato un meme divertente su una chat con amici: ha scontato 9 giorni di carcere

Vietato ironizzare sulla Polizia cinese. Un uomo di Qingtongxia ha scontato 9 giorni di prigione per aver inviato un meme divertente, ma canzonatorio nei confronti della Polizia di Stato cinese, su una chat con amici.

Cina, uomo arrestato per aver inviato un meme su WeChat

Nell’immagine condivisa dall’utente ad un gruppo di amici su WeChat, si vede il cane Doge, lo Shiba Inu, famosissimo per le vignette e i video ironici online, con indosso un cappello da agente e il distintivo. Un’immagine comune come tante girano sui social ogni giorno, in ogni parte del mondo, che in questo caso voleva fare satira sulla gestione stringente della Cina per controllare la pandemia Covid. La Polizia cinese non l’ha presa certo bene e ha arrestato l’uomo.

Cina, uomo arrestato per aver inviato un meme su WeChat: l’interrogatorio e la confessione

La polizia cinese ha aperto un’indagine sulla chat dell’app di messaggistica più utilizzata in Cina, ed è risalita all’identità dell’uomo che aveva condiviso il meme. Il ragazzo è stato convocato immediatamente in una stazione di Polizia dove, secondo le indiscrezioni, sarebbe stato interrogato per ore. Al termine dell’interrogatorio l’uomo avrebbe quindi confessato di aver “insultato la Polizia cinese” e per questo motivo è stato arrestato.

Cina, uomo arrestato per aver inviato un meme su WeChat: la giustificazione della Polizia

Un provvedimento duro, che non si era mai visto nemmeno in uno Stato rigido come la Cina. La Polizia ha giustificato così questo arresto: “È stata un’azione necessaria per difendere la dignità e l’integrità degli agenti che ogni giorno operano per garantire una politica di tolleranza zero sui contagi”.