> > Cina, la Banca centrale dichiara illegali tutte le criptovalute: motivo e con...

Cina, la Banca centrale dichiara illegali tutte le criptovalute: motivo e conseguenze sui mercati

La Cina mette al bando le criptovalute

Cina, la Banca centrale dichiara illegali tutte le criptovalute: motivo e conseguenze sui mercati dopo la nota pubblicata sul sito web dell'ente

Colpo di testa economico della Cina, la cui Banca centrale, la Pboc, dichiara illegali tutte  le criptovalute: il motivo e le conseguenze sui mercati sono oggetto in queste ore di analisi e disamine accurate da parte degli operatori economici e finanziari di tutto il mondo. La banca centrale cinese ha di fatto definito illegali tutte le transazioni e le attività in valuta digitale. In tal senso l’ente governatovo di Pechino promette repressione durissima su tutti i mercati. 

Cina, illegali tutte le criptovalute: pugno di ferro da parte di Pechino

I motivi sono spiegati in una nota stringata pubblicata sul sito web ufficiale della Pboc. A suo parere le criptovalute “non hanno lo stesso status giuridico della moneta in corso legale e non possono essere distribuite sul mercato come moneta”. Ma c’è di più: lo stesso post definisce ogni nota di scambio e transazioni in valuta virtuale “attività finanziarie illegali e sono severamente vietate“. 

Appena la Cina dichiara illegali tutte le criptovalute il bitcoin crolla di sette punti in un’ora

La notizia è stata un vero terremoto: subito dopo la diffusione il bitcoin ha perso quotazioni per oltre il 7% e in una sola un’ora. Allo stato attuale un bitcoin viene scambiato a 41.200 dollari. I cali hanno riguardato anche le altre criptovalute: ethereum  a meno 11% e litecoin a meno 10,7%

Illegali tutte le criptovalute in Cina: “Favoriscono riciclaggio e schemi a piramide”

Incalza la nota: “Negli ultimi tempi quelle transazioni hanno prevalso, sconvolgendo l’ordine economico e finanziario, favorendo il riciclaggio di denaro sporco, la raccolta illegale di fondi, la frode, gli schemi piramidali e altre attività illegali e criminali e mettendo a serio rischio la sicurezza dei beni delle persone”.