A distanza di oltre due anni dall’inizio della pandemia, la Cina è ancora alle prese con i contagi legati al Covid: dopo il boom registrato a Shangai, dove le autorità hanno deciso di imporre un lockdown, anche nella metropoli meridionale di Guangzhou i casi sono aumentati tanto da spingere l’amministrazione a tenere le scuole elementari e medie chiuse per almeno una settimana.
Covid in Cina, scuole chiuse a Guangzhou
Nella cittadina, capitale della provincia del Guangdong, potranno rimanere aperte soltanto le scuole superiori che hanno condizioni di alloggio e di gestione a circuito chiuso. Per far fronte alla nuova ondata, è stata anche disposta la costruzione un ospedale temporaneo nel centro espositivo di Pazhou ed è stato ordinato ai residenti di non lasciare la città se non necessario. Se dovessero farlo, dovranno aver fatto un tampone negativo nelle 48 ore precedenti.
Per quanto riguarda i numeri, nella giornata di domenica 10 aprile 2022 i casi positivi riscontrati sono stati 27. Una cifra molto bassa se confrontata con quella di altri paesi, Italia inclusa, ma che è bastata a far scattare l’allarme nell’ambito della strategia Zero Covid portata avanti dal governo di Pechino.
Mancanza di cibo a Shangai
Intanto, a Shangai, l’istituzione delle restrizioni ha causato non pochi disagi alla popolazione, con milioni di residenti limitati nell’approvvigionamento di generi alimentari e di prima necessità tramite i gruppi di delivery. Essendo impossibilitati a portare a termine le troppe richieste, molti abitanti non riescono ad avere il cibo ordinato e hanno dato il via a tensioni anche aspre con il personale sanitario e di sicurezza (gli unici a poter uscire).