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Cinema in lutto: è morto il regista Carlo Vanzina

carlo vanzina

Si è spento a 67 anni Carlo Vanzina, il regista romano inventore insieme al fratello Enrico, del genere Cinepanettone.

Lutto nel mondo del cinema. E’ morto a 67 anni Carlo Vanzina considerato, insieme al fratello Enrico, sceneggiatore, l’inventore del cosidetto ‘Cinepanettone’ oltre che della nota serie delle ‘Vacanze’. Il regista romano recentemente premiato con l’alto riconoscimento del Legend Award dell’Ischia Global Film & Music Festival per celebrare la sua quarantennale carriera, è deceduto nella sua città, Roma. L’ultimo film da lui firmato, nel 2017, è stato Caccia al tesoro con un cast formato da Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso e Serena Rossi; ma l’elenco delle pellicole alle quali ha lavorato nel corso della sua carriera è lunghissimo: con un primo indimenticabile successo datato 1983 ed intitolato Sapore di mare, che incassò ben dieci miliardi di lire e che rappresentò l’esordio di una prolifica serie di film dedicati alle vacanze. Raccontate da Carlo Vanzina con quel sapiente connubio di ironia e divertimento ma anche con cinismo e con la capacità di tratteggiare le trasformazioni delle abitudini degli italiani tra gli anni Ottanta ed i Novanta. Con protagonisti come Christian De Sica e Massimo Boldi, Massimo Ghini e Jerry Calà che, grazie ai film di Vanzina, hanno dato il via ad una carriera di successi.

L’amore per il cinema e il sogno nel cassetto

Ma il sogno di Carlo Vanzina non era quello di fare il regista, voleva infatti diventare un critico cinematografico come da lui stesso raccontato rivelando che da piccolo teneva alcuni album che riempiva con tutti i film che vedeva, moltissimi, scrivendo per ognuno le sue minicritiche ed assegnando ad ongi pellicola le stellette, per poi completare il tutto con la scheda del film. Si considerava “un vero malato di cinema”. Figlio di Maria Teresa Nati e di Stefano Vanzina, in arte Steno, Carlo è entrato in contatto sin da piccolo con moltissimi personaggi del mondo del cinema come Mario Monicelli, Ugo Tognazzi, Mario Camerini, Dino Risi ed Enno Flaiano. Il suo maestro è stato proprio Monicelli, grande amico del padre e con il quale aveva a lungo lavorato: Vanzina racconta che, “all’inizio mi trattò malissimo, non voleva certo che mi sentissi privilegiato in quanto figlio di”. E’ sul set del film L’armata Brancaleone, e non solo, che Vanzina apprese, ancora ragazzino, segreti e trucchi del mestiere soprattutto per quanto riguarda la direzione degli attori. Di Monicelli ha raccontato che “era un burbero, un finto cattivo. Mi ha trattato in maniera infernale, ho pianto tanto ma nonostante questo ho serrato i denti e sono andato avanti finché mi ha fatto suo primo aiuto”.

Il debutto nel mondo del cinema

Il debutto di Vanzina avviene nel 1976 con Luna di miele, scritto dal fratello Enrico e con, nel cast, Renato Pozzetto e Stefania Casini. Dopo Sapore di Sale Carlo ha pensato, in virtù del successo ottenuto, ad una versione invernale intitolata Vacanze di Natale, al cinema l’antivigilia di Natale inaugurando di fatto un vero e proprio genere che, per oltre trent’anni non è mai mancato arrivando fino ad oggi. Film etichettati dalla critica come cinepanettoni, termine tanto odiato dai Vanzina quanto apprezzato dal pubblico, che poteva così identificare il genere, una sorta di commedia all’italiana ispirata alle vacanze ma anche alle trasformazioni di usi e costumi degli italiani, estremizzandole in modo ironico. Carlo ha diretto praticamente tutti gli attori italiani, da Paolo Villaggio a Gigi Proietti, da Diego Abatantuomo a Gian Maria Volontè, da Michele Placido a Virna Lisi, da monica Bellucci ad Enrico Montesano.