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**Cinema: è morto Ned Beatty, caratterista che sfiorò Oscar con 'Quinto Potere'**

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Los Angeles, 14 giu. - (Adnkronos) - L'attore statunitense Ned Beatty, caratterista di grande successo in decine di blockbusters di Hollywood, che fece un brillante debutto cinematografico con "Un tranquillo week-end di paura", ottenendo poco dopo una nomination all'Oscar per &qu...

Los Angeles, 14 giu. – (Adnkronos) – L'attore statunitense Ned Beatty, caratterista di grande successo in decine di blockbusters di Hollywood, che fece un brillante debutto cinematografico con "Un tranquillo week-end di paura", ottenendo poco dopo una nomination all'Oscar per "Quinto potere", è morto per cause naturali nella sua casa di Los Angeles all'età di 83 anni domenica 13 giugno. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla figlia Blossom Beatty a "The Hollywood Reporter".

Nato il 6 luglio 1937 a Louisville, nel Kentucky, Ned Beatty debutta nel mondo dello spettacolo nel 1956, a soli 19 anni, con il tour "Wilderness Road" e si specializza in un ampio repertorio teatrale, fino a conquistare il ruolo di Willy Loman nel dramma di Arthur Miller "Morte di un commesso viaggiatore" (1966) e quello di Big Daddy Pollitt in "La gatta sul tetto che scotta" di Tennessee Williams, accanto a Brendan Fraser e Frances O'Connor.

Scoperto assieme a Ronny Cox da John Boorman, viene invitato a partecipare a un provino per film. L'audizione va bene e Beatty si trova a indossare il panni dell'inetto e goffo Bobby, che viene stuprato in "Un tranquillo week-end di paura" (1972), accanto a Jon Voight e Burt Reynolds, contribuendo a fare della pellicola un cult. Il film cementò anche l'amicizia di Beatty e Reynolds fuori e dentro il set: sette sono i titoli che legano questa coppia, come "McKlusty metà uomo metà odio" (1973), "Un uomo da buttare" (1975), "Gator" (1976) dove lo stesso Reynolds lo dirige, "Stroker Ace" (1983), "Cambio marito" (1988), con Kathleen Turner, e "Il corpo del reato" (1989). Beatty è stato caratterista accanto a grandi attori hollywoodiani. È diretto da John Huston in "L'uomo dai setti capestri" (1972) con Paul Newman, Anthony Perkins e Ava Gardner – replicando con Huston in "La saggezza nel sangue" (1979) – ed è accanto a un giovanissimo Jeff Bridges in "Il diavolo del volante" (1973).