Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani avverte: nel caso in cui l’Italia fermerà l’importazione del gas russo, il prossimo inverno potremmo avere dei problemi. Il ministro ha recentemente affermato: “Siamo in un’economia di guerra” e ancora: “Su un secondo Recovery la commissione sta discutendo perché si sta facendo avanti una questione europea”. In poche parole si dovrà affrontare una corsa contro il tempo per riempire le riserve al fine di limitare i danni futuri. A detta di Cingolani i prossimi 6-8 mesi saranno fondamentali. Le riserve di gas In Italia sono a un soffio del 40%, ma è necessario arrivare al 90% entro l’autunno, per affrontare l’inverno con più serenità.
Gas russo, Cingolani: le conseguenze dell’economia di guerra
Roberto Cingolani ha spiegato: “In questa economia di guerra alcuni Paesi saranno molto più colpiti da queste scelte energetiche di altri”. Assieme alla Germania, l’Italia è tra i maggiori stati europei a utilizzare il meno inquinante tra i fossili, il gas appunto.
Cosa ci attende il prossimo inverno
Roberto Cingolani ha precisato: “I punti fondamentali sono i prossimi 6-8 mesi. Dovesse esserci uno stop di fornitura russa ora, in tempi brevi, sarebbe un problema per il prossimo inverno” e inoltre: “Se le forniture non saranno interrotte nei prossimi sei mesi, avremo un inverno tranquillo. Se si dovesse interrompere prima, arrivare all’inverno con gli stoccaggi vuoti sarebbe un problema”.
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