Cristiana Lenoci Un cantante spagnolo giovane e talentuoso: Alvaro Soler è conosciuto per la sua musica, ma pochi sanno qualcosa in più su di lui. Ecco qualche curiosità.
Molti conoscono Alvaro Soler, cantante e musicista spagnolo, per essere stato l’interprete del brano “El Mismo Sol”, vero e proprio tormentone dell’estate 2015. Una canzone che ha avuto così tanto successo da spingere Jennifer Lopez ad inciderla nuovamente in coppia con lui. Ma forse non tutti conoscono a fondo questo cantante talentuoso (è stato anche giudice nel programma “X-Factor”) ed anche piuttosto belloccio.
Nato nel 1991 a Barcellona, Alvaro Soler vive attualmente a Berlino. Il suo compleanno è il 9 Gennaio. Ha un fratello ed una sorella. Il cognome Soler è quello di sua madre. E’ alto i metro e 81 centimetri. Ci siamo permessi di scovare cinque curiosità che lo riguardano.
- Alvaro Soler parla fluentemente quattro lingue: l’inglese, il giapponese ed il tedesco. Oltre all’italiano, che ha imparato quando ha vissuto per un po’ di tempo a Milano. Il suo papà ha origini tedesche e le altre lingue le ha imparate grazie ai suoi viaggi e permanenze all’estero;
- Tra le passioni di Alvaro Soler c’è la cucina: adora cimentarsi sempre in nuove ricette (in questo ha preso da sua mamma, che è una bravissima cuoca): inoltre ama mangiare (non si direbbe, vista la sua linea invidiabile!);
- Il brano “Sofia” è autobiografico: la protagonista della canzone è una sua ex fidanzata che però non si chiama così; le canzoni dell’album “Eterno Agosto” sono state tutte scritte da lui, parlando delle sue esperienze professionali e di vita;
- Altra passione di Alvaro Soler è il disegno, sia tecnico che a mano libera. Ha infatti conseguito la laurea presso la Scuola di Ingegneria e Design di Barcellona;
- C’è un oggetto dal quale non si separa mai: la sua chitarra. La porta ovunque con sé, e nei mezzi pubblici la protegge con una cintura di sicurezza! Da ragazzo aveva formato un gruppo musicale con suo fratello: è stato grazie a lui che si è avvicinato alla musica.
