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Ciro Grillo, due indagati rinunciano all'interrogatorio: più vicino il rinvio a giudizio

Ciro Grillo indagati interrogatorio

Due soggetti indagati nell'ambito del caso Ciro Grillo hanno rinunciato all'interrogatorio: si avvicina il rinvio a giudizio.

Due indagati nell’ambito del caso che vede Ciro Grillo e altri tre ragazzi accusati di violenza sessuale di gruppo hanno rinunciato all’interrogatorio. Dopo la seconda chiusura delle indagini avevano chiesto di essere interrogati per chiarire alcuni deinuovi punti emersi ma, dopo che il procuratore di Tempio Pausania ha scelto di delegare tutto ai Carabinieri di Genova invece che sentirli di persona, i due hanno deciso di rinunciare. La richiesta di rinvio a giudizio si fa dunque sempre più vicina.

Ciro Grillo, due indagati rinunciano agli interogatori

I due che si son rifiutati di essere sentiti sono Capitta e Lauria (Corsiglia non ha chiesto alcun nuovo interrogatorio), mentre non è confermata per il momento la rinuncia di Ciro Grillo che finora si è comunque sempre mosso in accordo con gli altri amici indagati. Dietro al gesto si può leggere un segno di protesta per il fatto che la Procura, che conosce bene il fascicolo e le sue sfumature e sarebbe stata in grado di cogliere chiarimenti e puntualizzazioni, ha scelto di non interrogare direttamente i ragazzi ma di farli sentire dai Carabinieri. Dato quindi che gli interrogatori sarebbero assomigliati tecnicamente più a delle deposizioni, si è deciso di saltarli.

Chiuse le indagini e viste le rinunce, i tempi si accorciano rispetto a quelli previsti e presto il procuratore e la sua pm Laura Bassani, potrebbero presto depositare la richiesta di rinvio a giudizio.

L’accusa che pende su tutti e quattro è quella di violenza sessuale di gruppo ai danni di Silvia, una ragazza di 19 anni che sostiene di essere stata stuprata a casa di Ciro Grillo prima da Francesco e in un secondo momento anche dagli altri tre tutti insieme. Loro hanno negato e giurato che lei fosse consenziente.