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Ciro Grillo, legale dell'amico lascia il caso dopo l'intervista mandata in onda da Giletti

Ciro Grillo

Il legale dell'amico di Ciro Grillo ha deciso di lasciare il caso dopo l'intervista che è stata mandata in onda da Massimo Giletti.

L’avvocato Paolo Costa, legale di Vittorio Lauria, amico di Ciro Grillo, accusato con gli altri ragazzi di stupro di gruppo, ha lasciato la sua difesa. La decisione di abbandonare è stata presa dopo l’intervista mandata in onda da Massimo Giletti.

Ciro Grillo, il legale dell’amico abbandona la difesa

Durante un’intervista mandata in onda a Non è l’arena, su La7, da Massimo Giletti, Vittorio Lauria si è lasciato scappare una frase che incrimina la versione difensiva dei quattro, basata sulla presunta consensualità della ragazza di 19 anni. La frase sfuggita a Lauria si è trasformata in un errore davvero fatale, che potrebbe costare davvero tanto non solo allo stesso ragazzo, ma anche agli altri amici, compreso Ciro Grillo, che sono stati accusati di violenza sessuale di gruppo. La sua frase distrugge la linea difensiva basata sulla presunta consensualità della ragazza ai rapporti sessuali avuti prima con Francesco Corsiglia, da sola, e poi con Lauria, Grillo e Capitta in gruppo. Dopo questa intervista, Paolo Costa, legale del ragazzo, ha deciso di abbandonare la difesa. 

Ciro Grillo, l’errore dell’amico Vittorio Lauria

Non l’abbiamo costretta a bere, è lei che l’ha presa (la bottiglia di vodka, ndr). Per sfida lei l’ha bevuta tutta, gocciolandola, ma non era tanta, era un quarto di vodka… Noi non riuscivamo a berla, e lei ha detto ‘dai che ce la faccio’ e se l’è bevuta” si sente dire in un audio da Vittorio Lauria. Quando il suo legale ha ascoltato l’intervista, come riportato da La Repubblica, è rimasto letteralmente sconvolto. In un attimo ha visto crollare tutto l’impianto difensivo che lui, e i legali degli altri ragazzi, hanno costruito nel corso dei mesi. La conclusione potrebbe essere che se la ragazza quella notte aveva bevuto troppo, fino ad ubriacarsi, si trovava in una condizione di “inferiorità psichica e fisica” che non le permetteva di dare un consenso cosciente. In questo caso i quattro avrebbero approfittato del suo stato di “minorata difesa“. 

Ciro Grillo, l’errore dell’amico e il video del padre

Questa audio intervista potrebbe ritorcersi presto contro i quattro ragazzi. La decisione dell’avvocato di abbandonare la difesa potrebbe essere un ulteriore peso per tutto il lavoro fatto fino ad ora. Questo grave errore si aggiunge al video pubblicato da Beppe Grillo, in cui difendeva il figlio e gli amici. Sembrerebbe che questo sfogo fosse stato concordato. “Ho visto il video prima che lo pubblicasse sul suo blog” ha dichiarato Vittorio Lauria. Se lo ha visto l’ipotesi è che il video girasse tra i legali dei ragazzi, ancora prima di essere pubblicato. “Io non l’avevo visto prima, ma non cambia niente” ha commentato Romano Raimondo, avvocato difensore di Corsiglia.