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Città italiane: cocaina nell'aria

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Spesso ci si preoccupa della qualità dell'aria che si respira in città, ed infatti si sente sempre parlare di sostanze tossiche ed altamente inquinanti, quali PM10 (polveri sottili), ossidi di azoto (NOx) e anidride carbonica (CO2), disperse in atmosfera. Nel 2012 bisognerà iniziare a preoccupa...

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Spesso ci si preoccupa della qualità dell’aria che si respira in città, ed infatti si sente sempre parlare di sostanze tossiche ed altamente inquinanti, quali PM10 (polveri sottili), ossidi di azoto (NOx) e anidride carbonica (CO2), disperse in atmosfera. Nel 2012 bisognerà iniziare a preoccuparsi anche delle droghe che inquinano l’aria delle nostre città. Sì, perchè lo studio condotto dal professore Angelo Cecinato e il suo gruppo di ricercatori del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), che ha avuto inizio nel 2007, ha mostrato che nell’aria di Roma e Taranto sono presenti tracce di cocaina. Dato sorprendente e allarmante che ha permesso di estendere la ricerca ad altre 20 città italiane, portando alla luce risultati altrettanto preoccupanti: la presenza di tracce diffuse di cocaina e marijuana praticamente ovunque. E così ecco che si può risalire ai livelli di consumo di droghe per ciascuna zona analizzata, in quanto direttamente proporzionale alla quantità di tracce rilevate in atmosfera. La ricerca del CNR pubblicata dalla rivista Science of the Total Environment, ha evidenziato significative relazioni anche tra la quantità di cocaina presente nell’aria e il numero di denunce per reati come furti e rapine; oltre che uno stretto legame tra il consumo di cocaina e marijuana e l’incidenza di tumori e disordini di natura psichiatrica.

Anche se Wilson Compton, epidemiologo del National Institute on Drug Abuse di Bethesda, Maryland (USA), pensa non sia il caso di “creare allarmismi in base ai risultati di un singolo studio”, gli studiosi approfondiranno questa ricerca in quanto i dati emersi fino ad oggi non sono rosei: secondo il rapporto 2009 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT), l’Italia occupa il 4° posto in Europa per consumo di cocaina, preceduta da Spagna, Regno Unito e Danimarca. Inoltre analizzando le tracce di droghe presenti nelle acque fognarie, secondo i dati del Consiglio Nazionale delle Ricerche, la Lombardia risulta essere la regione italiana col più largo uso di cocaina, seguita da Lazio, Piemonte e Liguria.