Roma, 13 set. (Adnkronos) – In Senato arriva la proposta del M5s sullo Ius Scholae, tema al centro del dibattito estivo dopo l'apertura sulle maglie della cittadinanza arrivata anche di una forza di maggioranza come Forza Italia. I pentastellati, nel disegno di legge firmato dalla vicecapogruppo a Palazzo Madama, Alessandra Maiorino, rilanciano oggi la proposta, finita su un binario morto alla Camera la scorsa legislatura. La norma nel merito prevede, all’articolo 1, che "il minore straniero nato in Italia o che vi abbia fatto ingresso entro i dodici anni di età, che abbia risieduto legalmente e senza interruzioni in Italia e abbia frequentato regolarmente, nel territorio nazionale, per almeno cinque anni, uno o più cicli scolastici presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale triennale o quadriennale idonei al conseguimento di una qualifica professionale, possa acquisire la cittadinanza italiana". Indicate anche le modalità di richiesta: "La cittadinanza -si legge ancora nel testo di legge visionato in bozza dall'AdnKronos- si acquista per il tramite di una dichiarazione di volontà espressa, entro il compimento della maggiore età dell’interessato, da entrambi i genitori legalmente residenti in Italia o da chi esercita la responsabilità genitoriale, all’ufficiale dello stato civile del comune di residenza del minore, da annotare nel registro dello stato civile".
Inoltre "entro due anni dal raggiungimento della maggiore età, l’interessato può rinunciare alla cittadinanza italiana se in possesso di altra cittadinanza; entro il medesimo termine, qualora non sia stata espressa la sopradetta dichiarazione di volontà da parte dei genitori, può acquisire la cittadinanza italiana ove ne faccia richiesta all’ufficiale dello stato civile". Per quanto viene previsto poi "gli ufficiali di anagrafe" sono "tenuti a comunicare ai residenti di cittadinanza straniera, nei sei mesi precedenti il compimento dei diciotto anni, la facoltà di acquisto del diritto di cittadinanza, indicando i relativi presupposti e le modalità di acquisto".
Maiorino interpellata dall'AdnKronos spiega così l'iniziativa del movimento, lanciando la sfida sul terreno dei diritti. "Le destre di governo pensano davvero che sia divertente fare il gioco delle 3 carte con i diritti dei compagni di banco dei nostri e dei loro figli?", è la sua domanda. "Se fossero seri, partirebbero dalle proposte già presenti in Parlamento, consentendo per una volta al Parlamento di fare il proprio lavoro, anziché il passacarte del governo. Ma tant'è, non rispettano né i giovani né le istituzioni", avverte la pentastellata.