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Civita di Bagnoregio, il borgo che rischia di scomparire

Poco accessibile

Civita di Bagnoregio (Viterbo) è un borgo medievale detto “la città” che muore perché vi sono solo 10 abitanti non più giovani, ha una sola via di accesso e fuga ed è a rischio frane.

Il luogo

Posizione geografica

Civita di Bagnoregio, frazione dell’omonimo comune in provincia di Viterbo, è un meraviglioso borgo medievale costruito sopra un colle di tufo, al quale si può arrivare solo attraverso un ponte pedonale. E’ un luogo molto visitato – anche perché accedervi costa soltanto 1,5 euro – ma ormai quasi disabitato: 300.000 turisti soltanto nel 2015 a fronte di appena 10 abitanti, nati proprio a Civita. Sono over 60 e gli altri che c’erano sono tutti morti: quando dovessero mancare i “sopravvissuti”, il borgo sarebbe abbandonato. Oltretutto si è visto che rimpicciolisce di 7 cm ogni anno. In particolare negli ultimi 500 anni si è rimpicciolito almeno del 20/25% – ha spiegato al quotidiano “La Repubblica” Giovanni Maria Di Buduo, geologo del Museo delle Frane –, perciò è necessario mettere urgentemente in sicurezza i punti di accesso. Negli ultimi anni, per monitorare le frane, sono già stati già investiti 2 milioni di euro e altrettanti ce ne vorranno nei prossimi per monitorarle.

Stradina

Cosa c'è all'interno

Civita rischia non poter più essere collegato con il resto del mondo e il paese più vicino si trova a 3 km di distanza. Almeno gli spostamenti sono comunque diventati più facili, raccontano gli abitanti, rispetto a quanto lo erano per i loro genitori: hanno l’auto e il ponte. Ovviamente il desiderio di chi vive qui, è quello che il borgo rimanga “sempre com’è, sempre intatto”, ma i problemi evidenziati devono essere risolti.

Sovrappopolamento … di turisti

Il problema

Illustre residente a Civita di Bagnoregio è lo psichiatra Paolo Crepet, che intervistato dal portale Tusciaweb.eu, ha sottolineato come “I flussi turistici” stiano “diventando un problema” per il borgo, perciò paradossalmente il loro numero deve essere più contenuto, proprio perchè se succede qualcosa tipo una frana, come già detto, “non c’è la via di fuga”. “Ci sono state delle giornate con 8/10mila persone. Anche il questore, che è venuto nei giorni scorsi, ha detto che, a Civita, non possono esserci spettacoli con più di 200 presenze”, ha riferito Crepet. Per far fronte a tutto ciò, si è deciso che da domani, martedì 1 agosto, il biglietto di ingresso sarà alzato da 1, 50 a 3 euro durante la settimana e a 5 euro la domenica e negli altri giorni festivi – periodi in cui il turismo un vero e proprio delirio -. Inoltre bisogna creare una seconda via d’accesso al borgo: vent’anni fa c’era, ma poi c’è stata una frana e non si è fatto più nulla. Oggi “Civita è l’unico posto al mondo – ha detto Crepet, facendo appello come “semplice cittadino” al sindaco e la giunta – con un’unica vita d’accesso e fuga” -. La pubblicità nei confronti del borgo è molta ed è destinata ad aumentare, visto che il regista Alessandro Genovesi ha deciso di ambientare proprio qui il suo nuovo film, “Matrimonio italiano”, con Diego Abatantuono e Monica Guerritore, che uscirà nel 2018, inoltre si è proposto di far annoverare questo luogo tra i Patrimoni Mondiali dell’Umanità dell’UNESCO: l’afflusso di turisti, ovviamente è un bene, anche perchè Civita merita davvero di essere visitato, ma ciò deve avvenire secondo le sue possibilità – anche perchè ci sono già artisti che spostano semmai i loro spettacoli da Civita a Bagnoreggio o in zone limitrofe -.