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Civitanova Marche, parla il testimone dell'omicidio di Alika: "Ho urlato e ho chiamato la polizia"

Omicidio Alika

Uno dei testimoni oculari dell’omicidio di Alika ha raccontato quello che è successo e come ha provato a fermare l'assassino.

Uno dei testimoni dell’omicidio di Alika ha raccontato a Fanpage.it come ha cercato di fermare l’assassino e come ha collaborato con la polizia. È stato lui a lanciare l’allarme.

Civitanova Marche, parla il testimone dell’omicidio di Alika: “Ho urlato e ho chiamato la polizia”

Mariano Mosconi, impiegato all’agenzia delle dogane e dei monopoli di Civitanova, è uno dei testimoni oculari dell’omicidio dell’ambulante Alika Ogorchukwu e ha raccontato quello che è accaduto a Fanpage.it. Si è parlato tanto dell’indifferenza delle persone presenti, ma lui non è d’accordo. “Il corso era deserto, non c’è stata indifferenza, anzi, abbiamo fatto tutto ciò che potevamo” ha spiegato. L’uomo si è trovato per caso sul luogo della tragedia, visto che solitamente andava al lavoro in auto ma quel giorno l’aveva portata a riparare. Ha visto Filippo Ferlazzo prendere a stampellate Alika e ha cercato di intervenire, togliendogli di mano la stampella. Ferlazzo, però, ha rincorso Alika e ha iniziato a riempirlo di botte. “Non pensavo che si potesse uccidere una persona così, a mani nude.. ora lo so” ha commnetato il testimone.

Il racconto del testimone

Quel pomeriggio eravamo solo in quattro. Oltre a me una donna, una ragazza e un anziano. I negozi erano chiusi, il corso deserto. Cosa avremmo potuto fare? Io gli ho detto di smetterla, la voce che nel video dice ‘Fermo, così lo ammazzi’ è la mia. Poi ho chiamato il 112. Facile parlare da dietro un computer, in certe situazioni ti devi trovare” ha raccontato Mosconi, che ha collaborato all’arresto di Ferlazzo, seguendolo dopo l’aggressione e indicando alla polizia dove si trovava. “Gli agenti mi hanno detto che ho fatto quello che dovevo fare, certo ci ho riflettuto molto, la notte non ci ho dormito ma non avrei potuto fare diversamente” ha aggiunto l’uomo. Il dibattito si è diviso anche sulla ragazza che ha fatto il video. “Io non ci sarei mai riuscito, ma alla fine ha fatto una cosa buona, perché serve agli inquirenti per risalire a tutto quello che è successo” ha commentato Mosconi.