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Clan Spada, 32 arresti: contestata l'associazione mafiosa

Clan Spada

Vasta operazione di polizia e carabinieri che hanno arrestato molti membri della famiglia Spada.

Questa notte con l’operazione “Eclissi” si chiude forse definitivamente una pagina buia per Ostia. Il Clan Spada, ritenuto famiglia di spicco nella spartizione del controllo di Roma, è stata ‘decimata’ da una sontuosa operazione delle forze dell’ordine. Vengono coinvolti dalle ordinanze di misura cautelare i vertici della famiglia, per un totale di 32 arresti. Le accuse sono di omicidio, estorsione, usura e per la prima volta viene contestato il reato di associazione mafiosa.

Clan Spada: la risposta dello Stato

Probabilmente i componenti della famiglia Spada si sentivano già sotto pressione da tempo. La dimostrazione di forza di Roberto Spada dello scorso novembre è stata sicuramente deleteria per il clan. Gli esperti avevano giudicato la testata premeditata, allo scopo di ribadire la loro forza e il controllo del territorio. In un periodo molto turbolento per il mondo criminale romano, scosso dall’inchiesta “Mafia Capitale”, con il potere del “Re” di Roma Massimo Carminati dimezzato, probabilmente la testata, oltretutto accaduta alla vigilia delle votazione municipali di Ostia, serviva a far sapere a tutti i cittadini che il Clan era in pieno controllo del territorio. La notizia dell’arresto di questa notte quindi conferma il periodo di pressione a cui erano sottoposti negli ultimi mesi i membri del clan Spada. Era stata troppo plateale quella testata, finita su tutti gli schermi delle case degli italiani. Un affronto, per di più l’aggressione era avvenuta ai danni di un giornalista della Rai, del servizio pubblico italiano. Roberto Spada pochi giorni dopo la testata era stato arrestato con l’aggravante del metodo mafioso e ora si trova nel carcere di Tolmezzo già da qualche mese. Mancavano all’appello gli altri componenti della famiglia: Carmine, Armando, Ottavio, Massimiliano, Enrico, Roberto.

La famiglia Spada secondo la direzione nazionale Antimafia, ha conquistato un posto di rilievo nel mondo criminale romano a partire dal 2013. Dopo numerose inchieste della polizia che hanno decimato le altre famiglie (Triassi e Fasciani), e le stesse faide interne tra i clan, il clan Spada era emerso come la maggiore organizzazione ad Ostia. Il clan trafficava nell’assegnazione delle case popolari, e controllava numerose palestre.

CasaPound e il Clan Spada

Alle elezioni del Municipio X, dove si trova Ostia, lo scorso novembre il partito neo-fascista CasaPound ottenne un risultato storico. Ottenne infatti un risultato storico a Nuova Ostia, sfiorando il 20% dei voti. Il rapporto sempre più stretto tra il partito e il clan non era passato inosservato: più volte pubblicamente i membri clan Spada avevano appoggiato il gruppo neofascista. Ostia è un quartiere enorme di Roma con oltre 230 mila abitanti. In queste zone lo Stato è assente, infatti CasaPound aveva distribuito pacchi di cibo alle famiglie più povere, attività che li aveva messi in contatto con il clan Spada.

Mafia ad Ostia

Cominciamo col dire che per quanto riguarda la famiglia Spada già in precedenza in realtà alcuni suoi membri erano stati accusati di metodo mafioso.Una dozzina di membri tra il 2015 ed oggi sono stati condannati per tre volte con l’aggravante del metodo mafioso. Nel 2015 Andrea Tassone, presidente in quota PD del municipio X, fu coinvolto nell’inchiesta Mafia Capitale per aver fatto dei favori a Salvatore Buzzi, socio di Carminati e potente imprenditore. Il municipio venne sciolto e rimase commissariato fino alle elezioni del novembre scorso. Ad Ostia nessuno è mai stato condannato per associazione a delinquere di stampo mafiosa, ma in molti hanno hanno ricevute condanne aggravate dal metodo mafioso. Questo significa che si era creato un clima di omertà, intimidazione e paura. Come confermato dalle interviste ai cittadini del quartiere dopo l’aggressione al giornalista del programma “Nemo. Nessuno Escluso”. La retata di questa notte potrebbe portare alla fine del Clan, fortemente vulnerabile sul piano giudiziario a causa dell’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Staremo a vedere quali saranno le condanne. Con la sicurezza però, che già un’altra organizzazione criminale stia per muovere i primi passi verso il controllo del territorio, liberato dalla retata di questa notte.