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Claudio Pelizzeni: "Ho mollato tutto per girare il mondo"

Pelizzeni

Claudio Pelizzeni di "Trip Therapy" ha raccontato come è riuscito a girare 44 diversi paesi accompagnato solo dall'insulina e dai suoi sogni

Si tratta della “possibilità di realizzare un sogno che rende la vita entusiasmante”. Chi non è d’accordo con un’affermazione del genere? Forse nessuno, eppure in pochi sono davvero così coraggiosi da trasformarla in azione. Sono davvero pochi i temerari al punto giusto che riescono a inseguire i propri sogni. Così tanto tenacemente da mollare tutto e rimettersi in gioco. Claudio Pelizzeni è ex direttore di una filiale bancaria, che già a 32 anni poteva godere del privilegio del contratto a tempo indeterminato. Claudio sembrava dunque condurre una vita perfetta. Eppure ha deciso di rischiare.

Claudio Pelizzeni, infatti, ha deciso di rinunciare a una posizione per molti invidiabile. Si è licenziato dal tanto agognato posto fisso, ha venduto ciò che aveva e si è messo lo zaino in spalla. Tutto questo nonostante combatta con il diabete sin da quando era piccolo. Il suo sogno era quello di intraprendere un’impresa che sembrava folle. Ovvero quella di fare il giro del mondo, accompagnato solo dal suo fuoco interiore e dalle scorte di insulina.

Trip Therapy: così vive Claudio

È una esperienza impressionante collegarsi a “Trip Therapy”, il blog di Claudio Pelizzeni. Nella home page è presente una mappa del globo terrestre dove sono stati tracciati tutti gli spostamenti che ha effettuato. Non c’è continente o mare che non venga toccato dalle sue rotte. Sembra non esistere posto che Claudio non abbia scovato per raggiungere il suo successivo obiettivo, il suo nuovo sogno. Per gridare più forte la voglia di libertà che possiede, Pelizzeni ha scritto anche un libro, L’orizzonte, ogni giorno un po’ più in là. Nel volume non solo descrive le avventure e la gente incontrata nei suoi viaggi, ma spiega anche come il viaggio più importante sia quello che ognuno fa dentro di sé. Quello che serve per evolversi e migliorarsi ogni giorno. All’HuffPost Claudio ha così illustrato la sua parabola di vita, un vero e proprio itinerario di vita prima ancora che geografico.

Claudio ha raccontato di essersi trovato a lavorare in banca quasi per caso. Era un momento di crisi economica per l’Italia e il contratto a tempo indeterminato era un gran traguardo per lui, tanto che se lo teneva stretto. Però stava rinunciando a ciò che gli piaceva fare davvero, ciò che alimentava le sue passioni, ossia viaggiare. Piano piano Claudio si è così reso conto che le tre settimane di ferie l’anno erano troppo poco per viaggiare come desiderava. Inoltre aveva scoperto che in viaggio era una persona migliore. Si è così sono reso conto di stare vivendo una vita che non gli apparteneva, dettata dai condizionamenti sociali. E non quella che gli faceva battere il cuore. Un giorno, all’età di 32 anni, mentre tornava in treno verso casa, un tramonto ha risvegliato tutto questo. Da lì la decisione di inseguire il sogno nel cassetto: fare il giro del mondo.