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Colin Firth denuncia giornalista italiano per stalking

Colin Firth

Colin Firth e la moglie, la produttrice cinematografica Livia Giuggioli, hanno denunciato per stalking un giornalista italiano, rinviato a giudizio.

Tempo fa Colin Firth, 57 anni, e la moglie, la bella produttrice cinematografica Livia Giuggioli, 48, avevano denunciato un giornalista, anche lui italiano, per stalking. Uno stillicidio di messaggi e foto inviate per e-mail all’attore e produttore cinematografico di origine britannica, che ritraevano la sua consorte nuda, il tutto accompagnato da minacce. Gli “atti persecutori” – come si legge sulla denuncia – sono durati 8 mesi, finchè la coppia, che inizialmente aveva deciso di ignorare la cosa, non ha deciso di sporgere denuncia contro il reporter. Ora la Procura di Roma ha chiuso le indagini.

La vicenda

Le molestie e minacce nei confronti del Premio Oscar per Il discorso del re di Tom Hooper (2011) – sulla balbuzie che affliggeva il padre della Regina Elisabetta II, Re Giorgio VI – e di Livia Giuggioli – sposata con il fascinoso attore e produttore cinematografico dal 1997 e madre di due dei suoi tre figli, Luca e Matteo -, sono iniziate nel settembre 2016 e sono terminate nel modo che abbiamo detto nel maggio 2017.

I coniugi Firth

Sembra che il giornalista italiano fosse un conoscente di Firth ed amico d’infanzia della produttrice cinematografica nonchè fondatrice di Eco-Age, azienda pioniera della moda ecologica, e temesse di essere tagliato fuori dalla vita della donna. Allora avrebbe cominciato a mandarle messaggi minatori per “rovinarle la reputazione – anche in termini professionali, ndr – e il matrimonio”, fino ad inviare al marito delle foto che la ritrarrebbero senza veli.

Stalking

I coniugi Firth hanno riferito che alla fine avevano dovuto “cambiare abitudini di vita e vivere nel terrore” dello stalker. Così, stanchi, hanno sporto denuncia e fatto scattare le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del comando Provinciale di Roma, coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal pm Vittorio Pilla.

La difesa

Tramite i suoi avvocati, il giornalista finito sotto accusa si difende, affermando di essere “assolutamente estraneo ai fatti”. La sua contromossa è stata quella di depositare una denuncia contro i coniugi Firth per difendere la propria, di reputazione, in attesa di potersi difendere nelle sedi più opportune.

Lo affermano in una nota i legali Rosita Vallone e Andrea Ordine. In particolare questi affermano che la “ricostruzione della vicenda operata dal quotidiano ‘La Repubblica’” e poi riportata anche da altri giornali, non sarebbe veritiera. Inoltre affermano di aver appreso solo dalla stampa del rinvio a giudizio del loro assistito, di nome Marco Brancaccia, ex corrispondente dell’ANSA dal Brasile.

Non resta che conoscere gli sviluppi di una vicenda che vede coinvolto con la moglie l’attore che non solo ha interpretato Re Giorgio VI, ma famoso anche per i ruoli di Mark Darcy ne “Il diario di Bridget Jones” e in “Che pasticcio”, Bridget Jones! con Renée Zelwegger e Hugh Grant, il pittore fiammingo Johannes Vermeer ne “La ragazza con l’orecchino di perla” al fianco di Scarlett Johansson e Fitzwilliam Darcy – a cui è ispirato il personaggio dei film su Bridget Jones – nella miniserie televisiva “Orgoglio e pregiudizio”, tratta dal celeberrimo romanzo di Jane Austen.