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Colleferro, il papà di Willy Monteiro: "Mio figlio è morto ma non è cambiato niente"

La reazione del papà di Willy Monteiro dopo la recente aggressione a Colleferro

Dopo il pestaggio avvenuto nei giorni scorsi a Colleferro, il papà di Willy Monteiro, ucciso a calci e pugni a settembre,ha espresso la sua preoccupazione

A pochi giorni di distanza dalla brutale aggressione subita da un ragazzo di 17 anni a Colleferro, in provincia di Roma, il papà del 21enne Willy Monteiro, ucciso a calci e pugni lo scorso la notte tra il 5 e il 6 settembre nella stessa cittadina, è intervenuto sulla vicenda.

La preoccupazione del papà di Willy Monteiro 

In una dichiarazione rilasciata all’Adnkronos, Armando Monteiro, ha mostrato la sua sofferenza per una situazione mai migliorata:

Mio figlio è morto pochi mesi fa e continuano a succedere le stesse cose, come sempre. Ancora un ragazzo aggredito nella nostra Colleferro, e non solo. Ancora risse, dolore per le famiglie. Quando ieri mattina ho appreso di questo nuovo pestaggio mi sono fermato e ho pensato: ‘Ancora? Ma cosa sta succedendo?‘”

Dopo aver vissuto, insieme alla moglie, la straziante perdita di Willy, una ferita che mai si rimarginerà, l’uomo ha inoltre ammesso la sua preoccupazione nei confronti della figlia, Milena:  

E’ un dolore forte, che si riaccende ogni volta. Non solo mio e di mia moglie, ma di tutti. Credo che i ragazzi abbiano troppo tempo libero, che sia necessario tenerli impegnati, dargli la possibilità di coltivare nuovi interessi, così da evitare che vadano in giro a fare danni. Oggi abbiamo paura per nostra figlia. Bisogna fare qualcosa, e presto, perché così non si può andare avanti.