Giovanni Armetta Secondo le autorità colombiane ci sarebbero due italiani tra i dispersi nella frana di Mocoa. Attivata l’Unità di crisi della Farnesina
Due giorni dopo la frana causata dall’esondazione del fiume Mocoa nell’omonima città colombiana, si aggrava il bilancio delle vittime. Secondo le autorità che guidano le operazioni di soccorso, il numero delle vittime sarebbe adesso di 254 persone. Altre 203 sono invece rimaste ferite. Molti i dispersi.
Tra questi, ci sarebbero anche quattro o cinque stranieri. Dalle parole del responsabile della Croce rossa colombiana, Cesar Urueña, due dei dispersi sarebbero di nazionalità italiana. La frana avrebbe infatti colpito un ostello all’interno del quale erano ospiti diversi stranieri.
È stata attivata l’Unità di crisi della Farnesina per verificare l’implicazione di soggetti di nazionalità italiana nel disastro dello scorso primo aprile e per portare assistenza ai familiari. Dalle indiscrezioni che emergono dai soccorritori, gli altri stranieri tra i dispersi sono di origine russa e israeliana.
Le autorità comunicano che le operazioni di soccorso e di ricerca dei dispersi proseguono nelle zone interessate dall’esondazione e dalla frana. Le inondazioni hanno colpito sostanzialmente l’intera città di Mocoa, interessandone 17 quartieri.
Dalle operazioni di recupero delle vittime emerge un dato che mostra purtroppo un numero elevato di bambini coinvolti nel disastro. Sarebbero infatti 64 i minori che hanno perso la vita tra il fango colombiano, 34 dei quali sono stati identificati.
