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Colonia - Inter 20 marzo 1985

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  La recente impresa dell’Inter, compiuta nel derby, ha rinvigorito il partito di tecnici e opinionisti che sostengono che giocare con un uomo in meno sia spesso un vantaggio. La tesi vuole che i giocatori sono portati a aumentare i loro sforzi, recentemente è facile ricordare le p...

 

gol Rummenigge

La recente impresa dell’Inter, compiuta nel derby, ha rinvigorito il partito di tecnici e opinionisti che sostengono che giocare con un uomo in meno sia spesso un vantaggio.

La tesi vuole che i giocatori sono portati a aumentare i loro sforzi, recentemente è facile ricordare le partite giocate appunto contro il Milan e contro il Barcellona.

In queste partite però l’Inter si è limitata a contenere gli assalti degli avversari: contro il Barcellona ha difeso lo 0 a 0 prima e poi ha eretto barricate per evitare di incassare il 2° gol che avrebbe qualificato il Barcellona; contro il Milan ha difeso il vantaggio rintuzzando gli assalti dei diavoli rossoneri.

Se scorriamo l’album dei ricordi però è piacevole ricordare una partita di coppa Uefa; 20 marzo 1985, ¼ di ritorno coppa Uefa: Colonia – Inter 1-3.

Colonia: Schumacher, Prestin, Geils (20’ Haas) (46’ Strack), Hoenerbach, Steiner, Hartwig, Littbarski, Lehnhoff, Bein, Engels, Allofs.

Allenatore: Loher

Inter: Zenga, Bergomi, Baresi, Mandorlini, Collovati, Ferri, Causio (13’ Bini), Marini, Altobelli, Brady, Rummenigge.

Allenatore: Castagner

Reti: 18’ Marini, 66’ Bein, 75’ e 85’ Rummenigge

Arbitro: Ponnet (Belgio)

La partita di andata a San Siro aveva visto l’Inter vincere per 1 a 0, gol di Causio, nel ritorno quindi i nerazzurri dovevano cercare di difendere l’esiguo vantaggio.

I tedeschi erano fiduciosi di riuscire a eliminare l’Inter, addirittura l’Express, un quotidiano di Colonia, il giorno dell’incontro titolava : “Arrivederci Inter”.

La partita iniziava male; dopo 5’ minuti veniva espulso Riccardo Ferri, reo di aver scalciato Klaus Allofs a gioco fermo.

Squadra in 10’ con 85’ minuti ancora da giocare, c’era da difendere il gol di vantaggio, ma la situazione appariva difficile; Castagner al 13’ sostituiva Causio con Bini per rafforzare la diga difensiva.

Dopo pochi minuti Marini, su punizione, con una bomba da 25 metri portava in vantaggio l’Inter; i tedeschi si gettavano all’assalto ma il primo tempo terminava con la porta difesa da Zenga ancora inviolata.

Nell’intervallo la leggenda nerazzurra racconta di una scena che sembra tratta dal libro Cuore; il bomber nerazzurro Rummenigge negli spogliatoi vedendo il giovane Ferri in lacrime lo confortò dicendogli: “non preoccuparti ragazzo, vinceremo anche per te!”.

Nel 2° tempo la difesa nerazzurra riuscì a contenere gli assalti dei tedeschi fino al 66, quando Bein segnò il gol del pareggio; c’era ancora tempo per sperare di vincere la partita, se avessero realizzato un altro gol la squadra nerazzurra avrebbe pouto collassare.

Ma in quel momento salì in cattedra Kalle Rummenigge; Il panzer nerazzurro si scatenò e con una doppietta consegnò alla notte dei ricordi nerazzurri una delle più grandi imprese nerazzurre.

Cereda Stefano