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Combine e plusvalenze false: Parma e Chievo, rischio Serie B

Calaiò Parma

La Procura Federale ha chiesto penalizzazioni per entrambi i club. Palermo e Crotone sperano nel ripescaggio.

Giovedì 26 luglio 2018 è la data tanto attesa da tutti gli appassionati di calcio italiani, che aspettano con trepidazione la formulazione del calendario della Serie A 2018/2019, un evento che tradizionalmente dà simbolicamente il via alla stagione, con squadre e tifosi che possono finalmente conoscere gli avversari di ogni giornata. Tuttavia, a meno di 10 giorni da questo appuntamento, non c’è ancora certezza su tutti club che prenderanno parte al campionato italiano: con le richieste di penalizzazione della Procura federale rese pubbliche martedì 16 luglio, infatti, il Chievo Verona e la neopromossa Parma rischierebbero la retrocessione in Serie B. I clivensi potrebbero essere puniti per la serie di false plusvalenze messe a bilancio con la complicità del Cesena, mentre per gli emiliani c’è l’accusa di tentata combine riguardante l’ultima giornata del campionato cadetto scorso: a destare i sospetti alcuni messaggi inviati dal parmense Emanuele Calaiò ai giocatori dello Spezia prima dell’incontro decisivo tra le due squadre. In attesa della sentenza definitiva, Crotone e Palermo possono ancora sperare in un ripescaggio.

Serie A, rischio retrocessione per Parma e Chievo

Terminati i Mondiali 2018, squadre e tifosi iniziano a pensare al prossimo campionato di Serie A, tra le prime amichevoli estive, l’inizio delle preparazioni e le continue voci di calciomercato.

Ma con la formulazione dei calendari prevista per il 26 luglio, ci sono ancora forti dubbi sulle squadre che parteciperanno alla nuova stagione del campionato italiano.

In particolare, le richieste shock della Procura Federale di martedì 17 luglio gettano ombre sulla presenza di Chievo Verona e Parma, neopromossa dopo il secondo posto nell’ultima Serie B.

Le due squadre sono coinvolte in processi differenti: al club veronese viene contestata una serie di plusvalenze fittizie, emerse in seguito a un’inchiesta di calciomercato.com, realizzate nelle ultime tre stagioni con la complicità del Cesena. Si tratta di trasferimenti di giovani calciatori a cui venivano assegnati valori gonfiati che finivano poi a bilancio.

Tuttavia, una volta completato il passaggio da una squadra all’altra, in alcuni casi per diversi milioni di euro, questi calciatori venivano spesso girati a squadre giovanili o militanti in serie minori, sollevando quindi sospetti sui valori effettivi di questi giocatori.

Le plusvalenze realizzate nel periodo di osservazione ammonterebbero a svariate decine di milioni di euro, operazioni per cui la Procura ha richiesto cinque punti di penalizzazione per ogni anno in cui sono state realizzate queste operazioni, da applicare all’ultimo campionato di Serie A. Il Chievo Verona, che ha totalizzato 40 punti nella stagione 2017/2018, verrebbe così catapultato nella zona retrocessione, tornando in Serie B per la seconda volta dal 2001, anno della prima storica promozione dei veronesi nel massimo campionato.

Come anticipato, è totalmente diversa la situazione in cui si trova il Parma, accusato di tentata combine in seguito ai messaggi mandati da Emanuele Calaiò, attaccante dei gialloblù, a Filippo De Col, suo ex compagno e giocatore dello Spezia, squadra che gli emiliani avrebbero dovuto affrontare pochi giorni dopo, il 19 maggio 2018, nell’ultima giornata di Serie B, decisiva per decretare chi sarebbe finito secondo, conquistando così la promozione automatica in Serie A.

La sfida è terminata 2-0 per i parmensi, che hanno così sigillato la terza promozione consecutiva, passando dalla Serie D al ritorno nel massimo campionato in appena tre stagioni.

Per il Parma, la Procura Federale ha proposto due strade percorribili: c’è la richiesta di due punti di penalizzazione in via afflittiva, da applicare quindi alla Serie B 2017/2018, o in alternativa sei punti di penalizzazione da scontare invece nella prossima stagione di Serie A. Nel primo caso, la squadra emiliana perderebbe il secondo posto nella serie cadetta, il che cancellerebbe di conseguenza la promozione nel massimo campionato.

Le sentenze definitive sono attese tra il 20 e il 24 luglio, in tempo dunque perché la formulazione dei calendari possa avvenire con la certezza dei partecipanti. Questa situazione lascia comunque uno spiraglio di speranza a Crotone e Palermo, che secondo i criteri resi noti dalla FIGC sarebbero le due squadre che potrebbero beneficiare di un eventuale ripescaggio.

Il Crotone è infatti stato retrocesso in Serie B soltanto in seguito all’ultima giornata, quando la sconfitta per 2-1 in casa del Napoli ha vanificato quel sogno rimasto in vita una settimana prima grazie al pareggio casalingo ottenuto contro la Lazio. I calabresi hanno quindi concluso terzultimi, e sarebbero dunque il primo club a essere preso in considerazione per un ritorno in Serie A.

Il Palermo, militante la scorsa stagione in Serie B, potrebbe sperare soltanto nel caso in cui la penalizzazione inflitta al Parma si riferisca al medesimo campionato cadetto, nel quale i rosanero sono stati eliminati nella finale play-off dal Frosinone, dopo aver terminato la “regular-season” al quarto posto, ad appena un punto dai gialloblù.

Una decurtazione di due punti al club emlinao avrebbe infatti l’effetto di proiettare i rosanero tra le tre promosse della Serie B, insieme a Empoli e appunto Frosinone, sancendo il ritorno dei siciliani in Serie A dopo appena una stagione.