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Come comportarsi con i figli ribelli

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Non c'è da farsi illusioni, nè da accusarsi di non essere dei buoni genitori: nella vita di ogni figlio arriva il momento in cui si manifestano dei moti di ribellione nei confronti della propria madre e del proprio padre.  Può accadere quando sono bambini, ma in quel caso si tratta spesso...

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Non c’è da farsi illusioni, nè da accusarsi di non essere dei buoni genitori: nella vita di ogni figlio arriva il momento in cui si manifestano dei moti di ribellione nei confronti della propria madre e del proprio padre.

Può accadere quando sono bambini, ma in quel caso si tratta spesso solo di capricci dovuti dalla mancanza di educazione; più spesso accade in età adolescenziale, quando cioè il ragazzo vuole affermare la sua personalità, opponendosi quindi al modello genitoriale.

Nel caso di un bambino piccolo, combattere la sua ribellione è più semplice: basterà imporre delle regole, che si dovrà però dimostrare di essere i primi a rispettare. Rimproverarlo quando è necessario serve, ma sempre bonariamente, perchè serve di più dimostrargli affetto e dare il buon esempio.

Nel caso degli adolescenti, la parola d’ordine è ascoltare. Il muro contro muro assai di rado è utile; serve di più far capire al proprio figlio che gli si è vicini, e che non necessariamente la sua affermazione personale deve passare dal rifiuto di quello che gli è stato insegnato, o che lo circonda.