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Come Conte vuole convincere gli italiani, ecco il programma del M5S

Il presidente M5s Giuseppe Conte

Il suo è il solo partito che il 25 settembre correrà da solo e senza alleati: come Conte vuole convincere gli italiani, ecco il programma del M5s

Ecco come Giuseppe Conte vuole convincere gli italiani con il programma del M5s per il voto del 25 settembre. I punti programmatici della proposta elettorale del Movimento Cinque Stelle sono quelli di un partito che corre da solo, unico fra quelli in lizza, e fondano sui “capisaldi storici” del movimento creato da Grillo e Casaleggio. Il programma in realtà è a due trazioni: da un lato ci sono i “cavalli di battaglia” come reddito di cittadinanza, superbonus, salario minimo e ambiente, dall’altro nuovi punti dettati dalla situazione geopolitica europea.

Come Conte vuole convincere gli italiani

In tema di fisco il M5s lo chiede più semplice e leggero. Come? Cancellando l’Irap, tagliando il cuneo per le imprese e lavoratori, e proponendo una maxi-rateazione delle cartelle esattoriali. C’è poi il tema del lavoro: salario minimo legale a 9 euro l’ora, contrasto del precariato attraverso il rafforzamento delle misure contenute nel decreto Dignità, stop a stage e tirocini gratuiti e la riduzione dell’orario di lavoro. Reddito di cittadinanza e pensioni sono punti caldissimi: il primo va rafforzato e le seconde vanno svincolate dal “giogo” del ritorno alla legge Fornero. Sui diritti civili i pentastellati dicono sì ai matrimoni egualitari e a una legge contro l’omotransfobia, sì allo ius scholae e sì all’educazione sessuale ed affettiva nelle scuole.

Sanità, ambiente e politica estera

L’ambiente è tema si cui i M5s hanno rotto con il Pd su Roma: i punti sono modelli sostenibili di consumo energetico per ridurre le emissioni, i Superbonus edilizi, incentivi sulle rinnovabili ed economia circolare. La sanità vede i Cinquestelle puntare a riformare il titolo quinto della Costituzione per riportare la salute alla gestione diretta dello Stato. Il tema della politica estera è un po una new entry: Il movimento vuole una “solida collocazione dell’Italia nell’Alleanza Atlantica e nell’Unione europea, ma con un atteggiamento proattivo e non fideistico, che renda l’Italia protagonista nell’ambito dei vari consessi”.