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Come contestare una multa a Milano

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Pare che fare ricorso contro le multe a Milano convenga. lo riporta uno studio effettuato secondo il quale il comune di Milano perderebbe una volta su due poichè il comune non può difendersi per mancanza di personale. Vito Dattolico, coordinatore dei giudici di pace: «Quasi nella metà dei pro...

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Pare che fare ricorso contro le multe a Milano convenga.
lo riporta uno studio effettuato secondo il quale il comune di Milano perderebbe una volta su due poichè il comune non può difendersi per mancanza di personale.

Vito Dattolico, coordinatore dei giudici di pace: «Quasi nella metà dei procedimenti il Comune nemmeno si costituisce come parte. Noi, quindi, dobbiamo valutare favorevolmente la richiesta del ricorrente e annullare la multa. Il giudice di pace è un magistrato, applica la legge in modo rigoroso. Non solo il Comune non si presenta in aula ma non riesce nemmeno a produrre documenti di difesa».

i procedimenti di ricorso nel 2010 sono stati: 21.840, e solo in 9.000 il comune ha potuto difendersi.

COME FARE RICORSO

Dalla notifica ci sono 60 giorni di tempo (fa fede il timbro postale) per proporre ricorso al giudice di pace o al prefetto, secondo le indicazioni presenti alla fine della contravvenzione, che individuano anche l’autorità territorialmente competente.

Anche senza la presenza di un avvocato
Presso il giudice di pace è meglio depositarlo entro trenta giorni dalla notifica della busta , infatti qualche giudice è ancora convinto che sussista il minore termine.

Il modo più semplice è quello del ricorso al prefetto, esiste una sorta di silenzio assenso: il ricorso si invia con una semplice raccomandata e il prefetto deve rispondere entro centoventi giorni (fa sempre fede la data di spedizione della raccomandata). Se non lo fa, la multa è illegittima e un’eventuale ingiunzione può essere annullata. C’è da scommettere che l’aumento di multe abbia aumentato i ricorsi ma non il personale addetto allo smistamento delle contestazioni, soprattutto negli uffici delle grandi città; ciò sta a significare che ben difficilmente la prefettura (ora ufficio territoriale del governo) possa smaltire in tempo utile un simile carico di lavoro.

Per il ricorso dal giudice di pace invece bisogna informarsi presso gli uffici del luogo dove è stata rilevata l’infrazione: normalmente i giudici di pace hanno un ufficio informazioni che guida l’utenza per la contestazione, che viene effettuata con l’assistenza del giudice stesso.

L’ordine di presentarsi dalla polizia
Quando viene rilevata un’infrazione per eccesso di velocità tramite l’autovelox, insieme con il verbale viene talvolta inserito l’invito a comparire presso la Polizia Stradale. Questa intimazione non va sottovalutata: dimenticarsi di dare seguito all’intimazione può essere il presupposto di una ulteriore sanzione di oltre mille euro, come previsto dall’art. 180 dell’attuale codice della strada.

Se dopo anni arriva la cartella esattoriale l’inerzia può essere salatissima, perché la sanzione viene applicata nella sua interezza, con le spese del procedimento e gli interessi, somme che possono arrivare anche a raddoppiare l’importo originario.