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Sei un laureato in economia? Ecco i passi per diventare un agente di commercio

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La richiesta per posizioni lavorative legate al mondo dell’economia e della finanza si sono arricchite sempre di più, non a caso le ultime stime legate alle mansioni lavorative maggiormente retribuite, ci riferiscono che i laureati in economia sono quelli che trovano lavorano in meno tempo e con le migliori condizioni economiche.

Gli anni 2000 si sono aperti con una forte crisi economica che ha minato le basi delle economie nazionali e sovranazionali, alterando gli equilibri sociali e lavorativi per miliardi di cittadini.

Per questi motivi, negli ultimi anni, la richiesta per posizioni lavorative legate al mondo dell’economia e della finanza si sono arricchite sempre di più, non a caso le ultime stime legate alle mansioni lavorative maggiormente retribuite, ci riferiscono che i laureati in economia sono quelli che trovano lavorano in meno tempo e con le migliori condizioni economiche.

Tra i lavori sicuramente più ambiti dai laureati in economia, c’è sicuramente quello di agente di commercio, una figura che viene inserita in diversi contesti societari, imprenditoriali o bancari e che si occupa di promuovere la conclusione di contratti per conto del proponente per cui lavora, in zone determinate. Si tratta di una professione stabile, che si distingue dal classico rappresentante di commercio che direttamente conclude tali contratti.

Per poter svolgere l’attività di agente di commercio è obbligatoria l’iscrizione al “ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio “presso il registro delle imprese, che si effettua tramite presentazione della SCIA (Segnalazione di inizio attività) e delle autocertificazioni e certificazioni che attestano il possesso dei requisiti prescritti. Tutti questi elementi vengono accertati dalla Camera di Commercio, che provvede poi all’iscrizione nel Registro delle Imprese se la posizione non risulta affetta da invalidità di alcun tipo.

Sono richiesti sia requisiti generali (come la cittadinanza italiana, la maggiore età, il titolo di studio di scuola secondaria di primo grado e il godimento dell’esercizio dei diritti civili) che requisiti morali (come non avere condanne per interdizione o inabilitazione, o delitti contro l’economia pubblica, pubblica fede, omicidio, etc.). E’ inoltre necessario un diploma attestante la frequentazione di un corso professionale di qualificazione riconosciuto dalle Regioni e un’esperienza lavorativa di almeno due anni, negli ultimi cinque anni. A seguito dell’avvenuta accettazione della propria posizione, sarà necessario aprire una partita iva.