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Come lavorare su Internet da casa

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Ovvero: come usare la rete per lavorare senza muoversi - o quasi - dal divano. Sembra facile, ma non lo è. L'idea di lavorare su Internet senza muoversi da casa attira sempre più persone: per effetto del precariato o perché, effettivamente, qualche opportunità interessante la rete la crea. In...

Ovvero: come usare la rete per lavorare senza muoversi – o quasi – dal divano. Sembra facile, ma non lo è.

L’idea di lavorare su Internet senza muoversi da casa attira sempre più persone: per effetto del precariato o perché, effettivamente, qualche opportunità interessante la rete la crea. In più, una serie di testimonial eccellenti come Chiara Ferragni – che, partita da un blog di moda, oggi arriva a fatturare otto milioni di euro l’anno – o Salvatore Aranzulla – definito “il maestro Manzi della rete”, grazie al suo sito di divulgazione per principianti di Internet -, hanno contribuito involontariamente a creare il miraggio del “facile guadagno” tramite il web. La realtà è ben diversa, e per riuscire a ottenere guadagni paragonabili a uno stipendio medio – diciamo oltre i mille euro al mese – bisogna eccellere e differenziarsi. È dunque consigliabile diffidare di quei siti che promettono guadagni facili grazie a poche ore di lavoro online: si tratta perlopiù di web trading, pratica legale ma dall’alto coefficiente di rischio, che nella maggior parte dei casi produce risultati ben miseri. Le alternative per provare a lavorare su Internet da casa sono altre. Vediamo quali.
– In primis, la modalità Chiara Ferragni. Ovvero aprire un blog su un argomento sul quale si è molto ferrati. La qualità della scrittura – che sul web vuol dire concisione, chiarezza e italiano fluente – e la diversità del punto di vista possono fare la differenza. Ma servono anche altri elementi: costanza nell’aggiornamento, dimestichezza con le pratiche di posizionamento sui motori di ricerca e magari un piccolo investimento iniziale per pubblicizzare il prodotto tramite inserzioni online. Il social marketing, soprattutto se integrato fra le varie piattaforme, può dare ottimi risultati. I guadagni vengono da pubblicità – gestita in proprio o, meglio, tramite Google AdSense – o affiliazioni.
– Altra opzione è quella dell’ecommerce. I piccoli artigiani possono infatti sostituire la tradizionale “bottega” con un negozio virtuale, dotato di una vetrina pressoché infinita. Il tutto, ovviamente, a costi ridicoli rispetto all’affitto di un locale. Programmare un sito di vendita online è facile, e se gestito con saggezza può dare risultati in breve tempo. Anche qui, social marketing come se piovesse. Munitevi inoltre di una buona fotocamera e fate pratica con essa: le immagini dei vostri prodotti sono la chiave per fare breccia nei cuori dei potenziali acquirenti, quindi devono essere belle e accattivanti.
– Esiste da quando esiste il web: scrivere articoli per portali e blog è una fonte di guadagno minima – funziona più come arrotondamento dello stipendio – ma abbastanza sicura. I siti che cercano collaboratori sono numerosi: quelli che pagano sono un po’ meno, ma a cercare bene si trovano.
Offrire servizi. Dalle traduzioni alla compilazione di CV, da servizi di e-learning alla stesura di elaborati (dall’articolo specialistico per un sito alla tesina scolastica). Siti come Fiverr.com funzionano come collettori di prestatori di servizi di ogni tipo e connettori con utenti interessati a usufruire di tali servizi.