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Come scrivere una grandiosa storia di fantasmi

storia di fantasmi

Sono in molti ad avere aspirazioni letterarie, non tutti, però, sono in grado raggiungere risultati soddisfacenti. Se state scrivendo una storia di fantasmi e volete qualche consiglio, eccone alcuni.

Si sa, i romani horror hanno un fascino strano, sempre in voga. Le storie di fantasmi, poi, sono particolarmente popolari. Fanno leva sulla parte irrazionale della mente, quella che non riusciamo a controllare. Mentre leggere una storia del genere è semplice, scriverne una buona può essere una sfida. Usare troppi cliché, troppo sangue, troppo irrealismo, produrrà l’effetto contrario, e la storia susciterà risate piuttosto che rantoli di paura e di attesa. Per scrivere un romanzo così pauroso da far rizzare i capelli, è, dunque, meglio non affidarsi ai classici canoni della narrativa horror, perlomeno in caso non abbiate ancora l’esperienza per gestirli al meglio. Provate a rompere gli schemi, invece. Spaventate davvero i lettori, facendo sembrare i fantasmi più vicini di quanto non li abbiano mai immaginati. Ecco qualche consiglio.

Scrivere una storia di fantasmi

Per scrivere una storia di fantasmi che non faccia acqua da tutte le parti, organizzate subito la colonna vertebrale della trama. Scrivete una storia che sia vostra, prendere esempio dai grandi è ovviamente consigliato, ma copiare renderà il testo semplicemente noioso (e sicuramente peggiore dell’originale). Come molti scrittori horror suggeriscono, aprite il racconto con la presentazione di una normale situazione quotidiana. Gradualmente, accumulate la suspense attraverso eventi raccapriccianti di crescente intensità. Il finale da scegliere dipenderà dall’effetto finale che si desidera avere sui lettori. Considerate una conclusione aperta se volete lasciare i lettori con un senso persistente di disagio. Viceversa, sciogliete tutti i nodi per il lettore, se volete lasciarlo con un senso di appagamento.

Il senso del fantasma

Decidete chi è il fantasma, chiarite ciò che vuole. Secondo la scrittrice di storie di fantasmi, Susan Hill, i fantasmi hanno bisogno di avere una motivazione o uno scopo. Forse il fantasma è tornato per vendicarsi, o forse vuole mettere in guardia i parenti che stanno per affrontare una tragedia imminente. Naturalmente, non si dovrebbero rivelare subito le intenzioni del fantasma. Voi, però, dovete averle chiare. Mettete suspense, lasciando gli altri personaggi – e il pubblico – con l’ansia di capire cosa stia cercando il vostro fantasma.

I luoghi infestati

Stabilite l’impostazione della storia di fantasmi. Alcune dinamiche sono abusate. Il vecchio solo, le case abbandonate nel bel mezzo di un temporale, le cantine, sono contesti già sentiti. Cercate di essere creativi. Spaventerete di più il pubblico se sceglierete un ambientazione relativamente banale facendola sembrare sempre più inquietante col proseguire della vicenda. Pensate, per esempio, a scuole, bar, uffici, luoghi che i lettori conoscono bene e generalmente percepiscono come sicure.

Le dinamiche della storia

Determinate che cosa farà il fantasma e come interagirà con gli altri personaggi della storia. Il fantasma potrebbe lanciare oggetti, indurre gli altri personaggi ad avere cattivi sogni, sussurrare allegramente nelle orecchie o usare giochi mentali che causino episodi di instabilità mentale ai personaggi. Decidete che cosa ha senso, in base alle finalità del fantasma e all’impostazione della storia.