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Come si forma un tornado

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I tornado sono fenomeni meteorologici ad alta potenza distruttiva, La loro formazione è dovuta al coincidere di particolari condizioni atmosferiche.

I tornado, sono fenomeni meteorologici tecnicamente chiamati trombe d’aria. La loro potenza distruttiva è temuta in tutto il mondo, dal momento che può colpire qualsiasi zona del globo. Ci sono però aree più soggette alla formazione di trombe d’aria: la zona continentale dell’Europa, alcune aree dell’Australia e, soprattutto il Nord America. Qui esiste la Tornado Alley (viale dei tornado), zona orientale degli Stati Uniti particolarmente colpita nella quale spicca lo stato dell’Oklahoma, frequentemente devastato da questa calamità. Quali sono però le condizioni che permettono a un tornado di formarsi?

Tornado: come si crea

cumulonembo

I tornado sono violenti vortici d’aria che arrivano a toccare terra dopo essersi formati alle basi dei cumulonembi, nubi a sviluppo verticale spesso conseguenza di forte instabilità atmosferica. I cumulonembi si formano quando una massa di aria calda e umida viene costretta da perturbazioni a risalire, mischiandosi con masse di aria fredda e secca. Salendo si raffredda, si espande e innesca la condensazione dell’aria e la conseguente formazione di una nube avente una base appiattita, il cumulonembo. All’interno del cumulonembo si creano spesso fenomeni temporaleschi molto violenti e pericolosi.

I temporali comuni sviluppano al loro moti ventosi tendenzialmente rettilinei; in alcuni casi, invece, i moti ventosi che si generano nel cumulonembo possono dar vita a moti d’aria circolatori che si protraggono all’esterno della nube. La formazione di tali vortici è dovuta allo scontro tra corrente ascensionale e corrente discensionale dell’aria all’interno del temporale. Quando il vortice tocca terra si ha la tromba d’aria che, in questo caso, sarà di debole intensità e di breve durata.

I mesocicloni

mesociclone

Quando si verifica il fenomeno noto in meteorologia come wind shear, ossia una variazione improvvisa di direzione e d’intensità del vento, può accadere che le correnti del temporale si inclinino verticalmente e l’aria inizi a ruotare. Si tratta in questo caso di un mesociclone, una formazione temporalesca di forte intensità, considerata un grave pericolo in aeronautica.

Con la rotazione dell’aria può formarsi una nube a muro: una nube al centro del mesociclone che scende fino a terra creando così un tornado di particolare intensità, ampiezza e violenza.

Correnti a getto

Un’altro fenomeno atmosferico favorevole alla formazione dei tornado sono le correnti fredde in quota, chiamate tecnicamente correnti a getto, che stimolano la rotazione dell’aria all’interno dei cumulonembo. I tornado si originano nel settore di ascensione dell’aria di queste formazioni temporalesche particolarmente violente e ruotano in senso antiorario nell’emisfero boreale e in senso orario nell’emisfero australe.

Tornado da record

Il tornado ritenuto il più longevo della storia si abbatté nel 1925 in Missouri, Indiana e Illinois. Si stima che questo tornado sia durato più di 3 ore e mezzo e abbia percorso circa 350 Km raggiungendo addirittura i 117 Km/h.

distruzione tornado

Sempre negli Stati Uniti, tra 3 e 4 aprile 1974 una perturbazione temporalesca disseminò per ben 13 stati un totale di 148 tornado.

Il tornado più violento della storia si è invece formato il 3 maggio 1999 in Oklahoma, insieme ad altri 73 tornado. La velocità del vento in quell’occasione raggiunse i 517 Km/h.

Il tornado che invece ha causato il maggior numero di danni si è abbattuto il 27 maggio 1997 a Jarrell, in Texas. Il passaggio del tornado causò la distruzione di buona parte del paese, al punto che il terreno fu raschiato fino a 46 cm di profondità.