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Come si genera un terremoto: da cosa è causato e come avviene

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Dopo i numerosi eventi sismici che stanno colpendo la nostra penisola, in particolare quello sciame che dal 24 agosto sta spaventando ed interessando sempre più l'Italia centrale, c'è da domandarsi che cosa sia un fenomeno sismico e quali siano le cause che lo provocano. Dopo i vari eventi sismic...

Dopo i numerosi eventi sismici che stanno colpendo la nostra penisola, in particolare quello sciame che dal 24 agosto sta spaventando ed interessando sempre più l’Italia centrale, c’è da domandarsi che cosa sia un fenomeno sismico e quali siano le cause che lo provocano.

Dopo i vari eventi sismici che continuano a colpire incessantemente e con impeto la zona tra l’Umbria e le Marche, ci chiediamo in questa guida che cosa sia un evento sismico, quali siano le cause che provocano lo scuotimento della terra e come si verifichi. La crosta terrestre è formata da numerose placche terrestri litosferiche e da una miriade di piccoli frammenti che convergono, divergono oppure si spostano parallelamente tra loro: le forze generate dai movimenti terrestri delle placche litosferiche sono dette forze tettoniche, le quali possono generare le pieghe, le falde e le faglie. Le pieghe sono deformazioni di una massa rocciosa i cui strati subiscono flessioni di lunghezza e di ampiezza, le falde sono strati terrestri addossati e ripiegati gli uni sugli altri e le faglie sono fratture della crosta terrestre lungo le quali i due blocchi rocciosi si spostano l’uno rispetto all’altro. Per quanto concerne le faglie esse sono di tre tipologie che possiamo di seguito enucleare:

  • faglia inversa che provoca l’accorciamento e la retroazione di due blocchi terrestri,
  • faglia diretta che provoca l’estensione l’allungamento di due blocchi terrestri,
  • faglia trascorrente che determina lo scorrimento di due blocchi.

Un terremoto o un evento sismico è una vibrazione del terreno che si verifica quando un brusco rilascio di energia si libera lungo le fratture presenti nella crosta terrestre. L’energia che di colpo si libera, si propaga in tutte le direzioni, sotto forma di onde sismiche, a partire dall’ipocentro, il punto in cui avviene la frattura delle rocce. A causa del costante movimento delle placche tettoniche, enormi sforzi si accumulano continuamente nelle masse di roccia sui lati delle fratture. Quando gli sforzi raggiungono un livello critico, si scaricano sotto forma di un movimento “a scatti”: l’energia che viene rilasciata di colpo si propaga sotto forma di onde sismiche attraverso la terra e sulla superficie terrestre, causando scuotimenti: i terremoti. Mentre, il punto della superficie terrestre che si trova sulla perpendicolare dell’ipocentro è l’epicentro. Le onde sismiche colpiscono per prima e con maggiore veemenza l’epicentro, dove si ha maggiore scuotimento e maggiori danni ad edifici e case.

Per quanto concerne le onde sismiche si devono scindere e distinguere le onde p (prime) e le onde s (seconde): il primo tipo sono delle vibrazioni longitudinali delle masse rocciose, mentre il secondo tipo sono vibrazioni perpendicolari delle masse rocciose. Per poter misurare l’intensità di un evento sismico ci si deve avvalere di sismografi utili per analizzare la magnitudo ovvero l’energia sprigionata e i danni provocati dallo stesso. L’intensità di un evento sismico è espresso in scala Mercalli, i cui valori che vanno da I a XII e vengono correlati all’entità dei danni provocati; la scala della magnitudo è la scala Richter. Mentre la magnitudo di un sisma può essere calcolata strumentalmente, la determinazione della sua intensità si basa su una classificazione degli effetti (movimento del suolo, danni), che ha prodotto sulla superficie. In Europa nel 1998 è stata definita la scala macrosismica europea (EMS-98) con valori da I a XII. Danni agli edifici corrispondono ad un’intensità =>VI. La terra in effetti trema più spesso di quanto in effetti si percepisca: ogni giorno si verificano più di 100/150 scosse sismiche di magnitudo < 3 (scala Richter), non percepibili dall’uomo ma comunque sempre appartenenti al movimento delle placche tettoniche terrestri. Ci si chiede spesso se si possa prevedere per il futuro l’accadimento ed il verificarsi di un terremoto: in effetti, ci sono delle buone approssimazioni che consentono di comprendere dove si verificherà la scossa e di quanto forte potrà essere ma certezze, in effetti, non ce ne sono.