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Ortografia: si scrive malvagie o malvage?

plurale

Parliamo delle parole che al singolare finiscono in CIA E GIA e alla loro corretta declinazione al plurale: si scrive malvage o malvagie?

Il plurale di alcuni nomi e aggettivi della lingua italiana può riservare alcune difficoltà. Quante volte ci siamo trovati a dover scrivere una parola al plurale e fermarci per un attimo di esitazione?

L’ italiano è una lingua abbastanza semplice da imparare se confrontata con altre lingue ben più complesse. Nonostante ciò, esistono delle difficoltà che creano problemi agli stessi italiani, come ad esempio l’uso del congiuntivo. Altri problemi si riscontrano nei numerosi verbi irregolari che non hanno delle regole di coniugazione ma vanno imparati a memoria, oppure nei plurali dei nomi. Anche qui esistono delle regole che stabiliscono come formare i plurali e alcune eccezioni che richiedono uno sforzo di apprendimento.

La formazione del plurale

Quando dobbiamo scrivere un nome o un aggettivo al plurale dobbiamo conoscere le regole principali che ne determinano la formazione. Le prime regole da conoscere sono semplici: i nomi maschili e femminili che terminano in –a, si trasformeranno in plurale cambiando la vocale finale rispettivamente in –i ed –e. Sia i nomi che finiscono in –o e in –e, sia quelli che terminano con la –i finiranno al plurale tutti con la –i finale. Per concludere queste prime regole di base i nomi accentati non subiranno modifiche nella loro versione al plurale. Pensiamo, infatti, alle parole città e caffè.

Ci sono moltissime altre regole che determinano con esattezza la formazione dei plurali, tutte dipendenti dalle lettere finali delle parole al singolare. Per complicare di più la nostra lingua esistono però anche molte eccezioni che non hanno nessuna regola. Pensiamo, ad esempio, alla parola uomo che secondo la regola prima descritta avrebbe dovuto trasformarsi nel plurale in uomi, mentre sappiamo che diventa uomini. Lo stesso si può dire per uovo, braccio, dio, e molti altri esempi che non stiamo ad elencare.

Come diventa il plurale delle parole che finiscono in CIA e GIA?

Tra le regole più difficili da ricordare nella formazione dei plurali abbiamo quelle delle parole che al singolare finiscono in CIA E GIA. La domanda che sorge è se scrive malvage o malvagie.

Ecco la regola: le parole singolari che terminano in -cia e -gia e sono precedute da vocale formano i plurali in -cie e -gie: perciò il plurale corretto di malvagia è malvagie, e ad esempio camicia – camicie, valigia – valigie.

Le parole singolari che terminano in -cia e -gia e sono precedute da consonante formano i plurali in -ce e -ge: perciò il plurale corretto è il seguente arancia – arance, provincia – province, frangia – frange.

Il comportamento è un pò diverso se tale gruppo di lettere è accentato (anche per quanto riguarda il suffisso -scia). Se l’ultima sillaba non è accentata, al plurale si perde la i: conscia – consce, coscia – cosce, fascia – fasce.

Quando invece la i dei gruppi –cia, –gia, –scia è accentata, al plurale la –i- si conserva sempre: farmacìa – farmacìe, strategìa – strategìe, scìa – scìe.

Perdono la –i– anche i nomi e gli aggettivi che finiscono in –accia, –iccia, –occia, –uccia: grassoccia – grassocce, cosuccia – cosucce, mangereccia – mangerecce, rossiccia – rossicce.

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