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Come superare esame di avvocato: consigli per la preparazione

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In questo articolo consigliamo come attivarsi per superare l'esame di avvocato

Una delle preoccupazioni che attanaglia i pensieri dei ragazzi appena diplomati è certamente quella della ricerca del lavoro. Dopo aver conseguito il diploma questa è l’apprensione principale. Molti intraprendono il percorso universitario, fondamentale per avere una preparazione adeguata ad una determinata professione. Parallelamente c’è chi sceglie di entrare direttamente nel mondo del lavoro, inviando il proprio curriculum vitae. Nella speranza di ricevere al più presto una risposta da possibili datori di lavoro. Sono molte le strade da perseguire, ma quella della laurea apre molte più possibilità rispetto a chi consegue soltanto la licenza superiore. Tutto questo per trovare un posto di lavoro adeguato alle proprie aspirazioni, ancora meglio se di un certo appeal.

Diventare un avvocato

Una delle figure lavorative più ambite e apprezzate dai giovani è senza dubbio quella dell’avvocato. Intraprendere la carriera forense ha sempre suscitato molto interesse in coloro i quali si accingono ad effettuare la scelta di cosa fare della propria vita, dopo l’esame di stato. Un fascino che radici molto antiche. Basti pensare ai grandi oratori romani che durante le attività forensi mettevano in pratica questa arte. Attualmente la concorrenza è molto elevata. E’ cospicuo il numero di aspiranti avvocati che decidono di intraprendere questo percorso, costretti a districarsi in una giungla nella quale è molto complicato riuscire a sopravvivere.

Se il proprio obiettivo in campo lavorativo è quello di diventare avvocato è opportuno possedere certi requisiti:

  • Avere una buona cultura in campo letterario. Questa è possibile ottenerla frequentando i licei di carattere umanistico: scientifico, classico, delle scienze umane. Questo perché è fondamentale avere una certa padronanza della lingua e una solida preparazione storico / filosofica da mettere in mostra durante le arringhe.
  • Conseguire una Laurea in Giurisprudenza. Si tratta di un corso magistrale, dalla durata di 5 anni.

Come superare l’esame

Dopo aver trascorso anni sui libri e aver superato con successo i vari esami del corso di laurea, è necessario superare un ultimo test. Non si tratta di una verifica qualunque, data la sua complessità.

L’esame è articolato in prove scritte e orali.

Le prime hanno una durata di circa tre giorni, con i test pervenuti dal ministero della Giustizia. Si tratta della redazione del parere motivato (con la ricostruzione dei fatti di un determinato caso, la formulazione della difesa del proprio assistito, ecc.) e quella di un atto giudiziario. Dopo aver superato tali prove bisogna sostenere l’esame orale, dove sottostare a domande di diritto civile, penale, ordinamento e deontologia forensi, diritto del lavoro, commerciale, ecc.

Al superamento di questi steps si ottiene un certificato per effettuare l’iscrizione all’albo degli avvocati, da sottoscrivere dopo una sorta di giuramento al cospetto del consiglio dell’ordine, a certificarne l’impegno.

Consigli utili

La prima cosa da fare in prossimità della laurea è fare un praticantato presso uno studio legale ed acquisire esperienza nel settore. Ciò risulta molto più facile per chi ha familiari che già praticano tale attività, avendo di conseguenza già il sito a cui rivolgersi. Solitamente un tirocinio ha una durata di 18 mesi, da svolgere presso un legale che ha alle spalle almeno 5 anni di servizio. Questo dopo aver effettuato iscrizione presso registro nazionale degli avvocati praticanti. Insieme a ciò bisogna abbinare una partecipazione ad un numero prestabilito di udienze processuali.

Da non sottovalutare l’aspetto psicologico. Bisogna mantenere calma e autocontrollo, soprattutto durante gli esami scritti. Ci si trova in luoghi pieni di aspiranti colleghi, e in questi casi l’emozione può giocare brutti scherzi.

Anche lo studio è da tenere in considerazione. Molti commettono l’errore di prepararsi fortemente per gli scritti, dimenticando le problematiche che possono insorgere durante la verifica orale.