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Come vedono i no vax le nuove regole sul Green Pass: “È la fine di un incubo”

Nuove regole sul Green Pass e sollievo dei no vax

Nuove regole sul Green Pass, parla una no vax: “È la fine di un incubo, potrò andare anche a bere un caffè al bar con mio figlio che ha deciso di vaccinarsi”

Su come vedono i no vax le nuove regole sul Green Pass c’è una fraee che pare condensare bene le sensazioni di chi non ha voluto fare il vaccino contro il coronavirus: “È la fine di un incubo”. Una dipendente di banca intervistata da Repubblica ha spiegato le ragioni del suo sollievo ed ha illustrato alcune circostanze in cui la sua vita tornerà normale. Si tratta della 51enne Francesca Scamarcio, che lavora in un istituto di credito a Napoli e che ha sempre rifiutato il vaccino contro il covid

No vax e nuove regole sul Green Pass

Ha detto la donna: “Adesso potrò andare anche a bere un caffè al bar con mio figlio che invece ha deciso di vaccinarsi”. E ancora: “Prima dovevo attendere che me lo portasse in strada in un bicchiere di plastica”. Per la signora Scamarcio dunque la cessazione dello stato di emergenza che è in vigore da oggi, primo aprile, è di fatto “il risveglio da un brutto incubo”. Le sue idee in quanto ad utilità del vaccino sono immutate.

“Non eravamo noi gli untori”

“Di certo non eravamo noi gli untori, conosco tante persone vaccinate con tre dosi, ma contagiate dal virus e finite in ospedale”. Ma quali luoghi da oggi sono esentati dall’esibizione del Green Pass? Si tratte di banche, uffici postali e uffici pubblici. Poi i locali che hanno i tavoli all’aperto. Via la certificazione verde anche nei negozi e nei centri commerciali. Sui mezzi pubblici urbani ed extraurbani non sarà più necessario esibirla, tranne che per quelli a lunga percorrenza.