Maria Russo Oggi è il secondo dei Giorni della merla, tradizionalmente considerati i tre più freddi dell’anno. Ma per colpa del mutamento climatico le cose stanno cambiando.
Storicamente il 29, il 30 e il 31 gennaio sono ritenuti i giorni più freddi dell’anno. Nel passato, infatti, erano proprio queste le date nelle quali la colonnina di mercurio si abbassava di più. La tradizione popolare ha chiamato questo periodo – che in alcune zone comprende anche il 1° febbraio – “Giorni della merla”.
Non è certo da dove derivi questo modo di dire. Secondo alcune fonti, il nome proviene da una leggenda, probabilmente di origine lombarda, secondo la quale nei giorni più freddi dell’anno una merla aveva trovato rifugio in un comignolo. Lì la fuliggine avrebbe reso il suo piumaggio, in origine bianco, del colore nero che tutti conosciamo. E, poiché quella pennuta era stata l’unica della sua specie a sopravvivere al gelo, da allora tutti i merli sono scuri e in suo onore quelle date vengono ricordate come i Giorni della merla.
Le leggende popolari raccontano anche di un’inimicizia tra una merla e il dispettoso mese di gennaio. Il quale in origine avrebbe avuto solo 28 giorni, mentre febbraio – più mite – ne avrebbe avuti 31. Una merla previdente avrebbe cercato di beffare gennaio facendo provviste per tempo per i giorni più freddi dell’anno. Per ripicca, allora, gennaio si sarebbe fatto prestare tre giorni da febbraio, scatenando tremende bufere di neve, in modo che al volatile non fossero sufficienti le provviste accantonate.
Un’altra ipotesi è che la locuzione derivi da una storia che coinvolge il Po e un grosso cannone, chiamato la Merla. Dovendo attraversare il fiume con la pesante arma, i soldati furono costretti ad attendere che le acque si ghiacciassero per poterlo trasportare sull’altra riva, cosa che avvenne negli ultimi tre giorni di gennaio. Che da quel momento vennero definiti i Giorni della merla.
Qualunque sia l’origine del nome di questo periodo, la tradizione, tuttavia, rischia di scomparire. Il mutamento climatico, infatti, sta cambiando le cose e sempre più raramente accade che i giorni in cui in Italia si registrano le temperature più basse coincidano con quelli della merla.
