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Commissario Ue Moscovici: in Italia c'è un rischio populismo

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Il Commissario europeo Pierre Moscovici in un'intervista a Bllomberg ha affermato che in Italia c'è una minaccia populista. L'Italia rischia di cadere ostaggio del populismo, quindi dall'Unione Europa non può che arrivare un pieno sostegno a Renzi affinché sia un partner forte all'interno dell'...

Il Commissario europeo Pierre Moscovici in un’intervista a Bllomberg ha affermato che in Italia c’è una minaccia populista.

L’Italia rischia di cadere ostaggio del populismo, quindi dall’Unione Europa non può che arrivare un pieno sostegno a Renzi affinché sia un partner forte all’interno dell’Ue. Questo, in sintesi, sembrerebbe essere il pensiero espresso dal Commissario europeo agli Affari Economici Pierre Moscovici.

Moscovici, intervistato da Bloomberg a margine degli incontri del Fondo Monetario Internazionale a Washington, ha affermato che “in Italia c’è una minaccia populista” e che proprio per questo “sosteniamo gli sforzi di Renzi affinché sia un partner forte all’interno dell’Ue”. Lotta al populismo euro scettico tramite un rafforzamento della posizione politica di quanti sono invece a favore dell’Europa, quindi. Una lettura chiara, quella di Moscovici, conseguente alla visione di quanto sta accadendo in molti paesi europei, dove i partiti con forti posizioni anti Ue sono in alcuni casi in forte ascesa (Alternativa per la Germania e Front National sono due esempi). Ma una lettura, soprattutto, improntata alla lezione della Brexit.

Da Moscovici è arrivata anche un’apertura in tema di flessibilità. Nel corso dell’intervento all’Atlantic Council, il Commissario Ue ha parlato di “spese per la crisi dei rifugiati, o un terremoto, o per un paese che soffre attacchi terroristici” come di “flessibilità precise, limitate e chiaramente spiegate”.

”Abbiamo detto chiaramente cosa è la flessbilità nel gennaio 2015″ ha spiegato Moscovici, “dobbiamo incoraggiare i paesi che creano molti investimenti, lo abbiamo fatto con l’Italia. Aiutare i paesi che portano avanti riforme strutturali affinchè possano avere più tempo, lo abbiamo fatto con l’Italia. Abbiamo detto che saremmo pronti a considerare spese per la crisi di rifugiati o un terremoto o un Paese che soffre attacchi terroristici come il Belgio. Si tratta di flessibilità precise, limitate e chiaramente spiegate. In generale un Paese deve rispettare i criteri e ridurre il debito, è il principale problema di Italia e Belgio” .