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Condorelli denuncia il pizzo: 40 arresti eseguiti grazie al "re dei torroncini"

Condorelli pizzo

Il patron dell'azienda dolciaria Condorelli, Giuseppe Condorelli ha denunciato il "pizzo", dopo essere finito nel mirino della criminalità organizzata.

Giuseppe Condorelli, patron della nota azienda dolciaria Condorelli e conosciuto all’unanimità come il “re dei torroncini”, ha denunciato la mafia dopo essere stato vittima diverse volte di minacce per estorsione da parte del noto clan Santapaola Ercolano. Stando a quanto dichiarato dallo stesso Condorelli in un’intervista al quotidiano Repubblica rilasciata martedì 4 maggio 2021, le minacce risalgono a 2 anni fa e precisamente a marzo 2019. In quell’occasione la mafia gli recapitò presso lo stabilimento una bottiglia di alcool e un messaggio dal significato inequivale: “cercati un amico buono” le parole del messaggio. Nel frattempo stando a quanto sono stati circa 40 gli arresti dei quali dieci soggetti si troverebbero ai domiciliari. 

Condorelli pizzo – la denuncia del “re dei torroncini”

Un tentativo di estorsione fortunatamente finito male quello nel quale è stato coinvolto il “re dei torroncini” Giuseppe Condorelli che grazie alla sua denuncia ha condotto all’arresto 40 persone di cui 10 agli arresti domiciliari. Lo scorso marzo del 2019 Giuseppe Condorelli ha subito da parte del noto clan Santapaola Ercolano. Da qui l’indagine da parte delle Forze che ha portato alle intercettazioni telefoniche che hanno scoperchiato un vero e proprio vaso di pandora con diversi risvolti importanti. 

Condorelli pizzo – il risultato delle intercettazioni 

Tra le molte scoperte che sarebbero fatte nel corso delle indagini riguarderebbero i tentativi di minaccia ai danni di un noto personaggio. Tuttavia, al fine evitare di finire nell’occhio del ciclone e nel mirino delle autorità, il clan avrebbe deciso di abbandonare ogni precedente piano. Dietro i piani della criminalità organizzata ci sarebbero stati traffici illeciti di sostanze stupefacenti. 

Condorelli pizzo – il racconto di Giuseppe Condorelli 

“Non ricevevo intimidazioni da tempo, perché questa non è la prima volta. Già in passato, anche quando c’era mio padre a capo dell’azienda, abbiamo ricevuto minacce, ma non ci siamo mai piegati”, questo il racconto del patron dell’azienda dolciaria Condorelli che a “La Repubblica” ha raccontato gli aspetti più salienti della sua vicenda. Tra questi in particolare di aver avuto paura pur sentendosi al contempo sollevato per l’esito delle indagini. 

A tal proposito Giuseppe Condorelli ha dichiarato: “Ho una moglie, dei figli. Ma la paura fa parte delle mie responsabilità di imprenditore perché credo che se vogliamo cambiare l’immagine di questa meravigliosa terra dobbiamo avere il coraggio di cambiare noi stessi”.