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Congo, il focolaio di Ebola uccide un 31enne vaccinato: "Il tempo non è dalla nostra parte"

Ebola

L'Ebola continua a mietere delle vittime in Africa: in Congo è morto un 31enne vaccinato che aveva accusato i primi sintomi ad inizio aprile

L’Ebola torna ad uccidere in Congo. Nello Stato africano, un ragazzo di 31 anni è morto a causa di questa malattia, dopo che aveva iniziato ad accusarne i primi sintomi ad inizio aprile.

Congo, l’Ebola uccide un ragazzo vaccinato di 31 anni

Il ragazzo di 31 anni era uno studente di Boende nella provincia di Tshuapa. L’uomo aveva iniziato ad accusare i primi sintomi, in particolare febbre e mal di testa, lo scorso 5 aprile, una volta tornato a Mbandaka. Dopo che la sua situazione clinica è peggiorata, è stato ricoverato al Bongisa Libota Health Center e in un secondo momento al Wangata General Reference Hospital. Il giovane era anche stato messo in isolamento, seguendo tutte le procedure del caso, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Il ragazzo è morto il 21 aprile. Si tratta dell’ennesima vittima dell’Ebola in Congo, dove è scoppiato il terzo focolaio dal 2018.

Il commento dell’Oms

Il Congo è, suo malgrado, il Paese massimo esperto nell’epidemia di Ebola, dovendo ora affrontare l’ennesimo focolaio dal 1976 ad oggi. Il dottor Matshidiso Moeti, direttore regionale per l’Africa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha però spiegato che le cose non stanno andando bene: “Il tempo non è dalla nostra parte. La malattia ha avuto un vantaggio di due settimane e ora stiamo recuperando terreno.”