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Congresso Azione, gli interventi di Letta e Calenda: un botta e risposta deciso

Carlo Calenda

Al congresso di Azione, Calenda è sicuro e mette dei paletti: "mai con FdI e M5S". Letta invece apre le porte incondizionatamente al leader di Azione.

Si è tenuto oggi, 19 gennaio 2022, il congresso del partito politico Azione, guidato da Carlo Calenda. Il leader ha invitato Forza Italia, Lega, Italia Viva, Liberi e Uguali e il suo ex partito, il Partito Democratico. Enrico Letta ha aperto ad una cooperazione tra i suoi ed Azione, Calenda è stato molto più deciso riguardo una linea da seguire, mettendo dei paletti ad una ipotetica allenza.

Al congresso di Azione, Letta si mostra disponibile ad un’alleanza con Calenda

Il leader dem Enrico Letta non ha direttamente fatto nomi e cognomi nè frecciatine ed allusioni, ma semplici elogi, oltre a trasmettere la voglia di lavorare insieme ai suoi colleghi. Letta non si perde nel chiacchiericcio, ma parla di cose concrete. Prima di tutto c’è Mario Draghi e l’importanza di arrivare alla fine del suo mandato con tutti i progetti realizzati. Letta sottolinea anche come sia importante continuare ad operare con la stessa linea che si utilizza da un anno a questa parte. Il leader del PD ha inoltre invitato tutti a collaborare e lavorare secondo le indicazioni dettate del premier Draghi. Non sono mancati i ringraziamenti al partito che ha ospitato la conferenza. Il leader dem ha rimarcato la sua volontà di essere un alleato di Carlo Calenda e i suoi, in quanto hanno dato una ventata d’aria fresca alla politica italiana e seguono una linea progressista ed europeista, totalemente compatibile con il PD. La sicurezza di Enrico Letta è una sola: “Ci troveremo insieme (ad Azione) alle prossime politiche. Sono sicuro che insieme faremo grandi cose per il nostro Paese, sono sicuro che voi giocherete un ruolo importante e che insieme, senza ambiguità tra di noi, vinceremo le elezioni politiche del 2023“.

Calenda ha le idee chiare: se siete con me non ci sarà posto per FdI e M5S

Enrico Letta ha velatamente fatto capire che non ci sarà posto nè possibilità di vittoria alle prossime elezioni per i sovranisti e i populisti. Sicuramente anche Carlo Calenda la pensa allo stesso modo, ma, in maniera molto più diretta e decisa rispetto al collega dem, il leader di Azione ha escluso a priori alcuni partiti: Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle; mettendo dunque dei paletti ai suoi colleghi qualora volessero fare squadra con il suo partito. Oltre ai partiti di centrosinistra, infatti, erano presenti anche i partiti di centrodestra come FI e Lega. Viste le dinamiche post Quirinale era necessario per Calenda fare una premessa: “Noi non accettiamo confronto con M5S e Fdi“. Questa è una presa di posizione netta, ma ciò non toglie che Azione è sempre aperta al dialogo con tutti. La motivazione dietro la scelta di Calenda? L’incompatibilità ideologica tra partiti. Le dichiarazioni di Calenda sono state d’obbligo, in quanto, come riporta l’Adnkronos, sembra che abbia sentito dire da alcuni: “La pensiamo allo stesso modo (di FdI e M5S) ma alle elezione andremo separati“. In conclusione, dunque, se il PD è fin troppo sicuro di un’alleanza con Azione, Calenda è sicuramente disposto ad unirsi al suo ex partito, ma ha avvisato da subito che non ci sarà posto per i loro ex alleti pentastellati, a nessuna condizione. Stesso discorso vale per la Lega e FI. Uomo avvisato, mezzo salvato.