> > Congresso Pd, Emiliano contro Renzi e le polemiche M5S

Congresso Pd, Emiliano contro Renzi e le polemiche M5S

Congresso Pd, Emiliano contro Renzi e le polemiche M5S

Michele Emiliano contro i senatori pro Minzolini e contro i "metodi intimidatori" di Renzi. Matteo Renzi in favore della democrazia del Pd, contro il M5S. Sul caso Minzolini è intervenuto anche Michele Emiliano, governatore della regione Puglia e candidato alla segreteria nazionale del Partito Dem...

Michele Emiliano contro i senatori pro Minzolini e contro i “metodi intimidatori” di Renzi. Matteo Renzi in favore della democrazia del Pd, contro il M5S.

Sul caso Minzolini è intervenuto anche Michele Emiliano, governatore della regione Puglia e candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico. Riferendosi al voto con il quale Minzolini è stato ‘salvato’, Emiliano ha spiegato di considerare i senatori del Pd come autori di “un bel danno”. “Non credo”, ha detto Emiliano a Cartabianca su Rai Tre, “che persone cosi portino nulla di utile, hanno fatto un bel danno e non sarebbe utile ricandidarli”.

“Probabilmente”, ha anche detto Emiliano riferendosi ad un suo ipotetico ruolo di candidato premier, “gli elettori del Movimento 5 Stelle mi voterebbero”. “Se io fossi il candidato premier sarei quello con più possibilità di vincere. Ma questo non gli importa”, ha detto riferendosi ai vertici del Pd e, in particolare – forse – proprio a Matteo Renzi, “gli importa prendersi le spoglie del partito”.

E contro i “metodi intimidatori” usati da Renzi e dei quali ha parlato di recente, Emiliano è tornato a ribadire la volontà di combattere. “A nord”, ha affermato il candidato segretario Pd, “avrò più elettori di quanto si pensi, perché ora non lo possono dire. Rischiano, perché se io non vincessi, perderebbero posizioni politiche, lottano in clandestinità per la mia mozione”.

Renzi contro il “sistema” del Movimento 5 Stelle

Renzi, invece, nella e-news, è andato all’attacco di Beppe Grillo e del “sistema fantastico” del Movimento 5 Stelle. “Sostanzialmente”, ha detto l’ex premier con riferimento al caso di Genova, “lui (cioè Grillo, ndr) dice: noi amiamo la democrazia. Amiamo talmente tanto la democrazia che se vince quello che piace a noi bene, se vince quello che a noi non piace si rivota un’altra volta espellendo il candidato sgradito”.

Poi alcune considerazioni sul congresso del Pd, utilizzato come termine di paragone con ciò che fanno gli altri partiti. “Mentre il Pd ha cominciato il suo congresso”, ha affermato Renzi, “con un percorso lungo, dibattuto, pieno di polemiche ma sinceramente e autenticamente democratico, gli altri partiti stanno dando il meglio di se stessi”.

“Quante polemiche sulle regole. Quanti scontri in direzione, in assemblea. Ma adesso ci sono seimila circoli fatti da persone in carne e ossa che stanno discutendo e poi votano: Emiliano, Orlando, Renzi. Discutono e poi scelgono. Da Bagnacavallo a San Giorgio a Colonica, da Volpago di Treviso fino a Carpi, da San Martino in Rio che è in provincia di Reggio Emilia fino al circolo Pd di San Paolo del Brasile ieri i primi circoli si sono espressi”. “Noi”, ha concluso Renzi, “non facciamo i convegni sulla democrazia per poi affidarci al sacro Blog (su cui ogni giorno ne scopriamo una diversa, peraltro). Noi pratichiamo la democrazia. Mi sa che non siamo rimasti in tantissimi a farlo, ma a noi piace così”.