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Consigliere della politica estera russa: "Ci fermeremo solo quando sparirà l'Ucraina attuale"

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Il consigliere per la politica estera del Cremlino, Dmitrij Suslov, spiega perché la Russia ha attaccato l'Ucraina: la missione di Putin

Il consigliere per la politica estera del Cremlino, Dmitrij Suslov, spiega perché la Russia ha attaccato l’Ucraina: la missione di Putin.

Guerra in Ucraina: perché la Russia ha attaccato l’Ucraina

Il consigliere per la politica estera del Cremlino, Dmitrij Suslov, che dirige il Centro di Studi europei e internazionali presso la Scuola Superiore di Economia di Mosca, spiega a ‘Il Corriere della Sera’ le motivazioni delle mosse di Putin.L’obiettivo è un cambio di regime a Kiev, né più, né meno. Putin lo ha detto chiaramente: gli obiettivi sono demilitarizzazione e denazificazione. L’esercito russo vuole prendere il controllo dell’intero territorio o della maggior parte di esso. Mosca rifiuta di parlare con il governo ucraino e questo implica che l’operazione militare continuerà e che il risultato che ci auspichiamo è l’emergere di un nuovo Paese. Nascerà un Paese che Mosca considererà amico e leale, privo di ideologia nazionalista e in rapporti del tutto diversi con l’Occidente.”

Le azioni della Russia e il rischio di una guerra globale

Secondo Suslov è chiaro il motivo per cui il presidente Putin ha deciso di agire in questo preciso momento storico, dando inizio all’invasione dell’Ucraina: “La pazienza russa è finita. Putin ha concluso che l’Occidente, per cecità o per scelta, ha sistematicamente ignorato le sue preoccupazioni e le sue richieste, di cui si è parlato per anni, in particolare negli ultimi mesi. Alla luce dell’assoluta mancanza di progressi nell’applicazione degli accordi di Minsk, del rifiuto da parte americana delle garanzie di sicurezza chieste dal Cremlino, del pericolo militare rappresentato dagli attuali rapporti tra gli Usa e l’Ucraina, la Russia ha deciso di risolvere il problema unilateralmente.” Questa mossa della Russia rischia però di avere forti ripercussioni sugli equilibri globali e il rischio di una guerra internazionale sembra sempre maggiore. Un rischio che Suslov definisce però calcolato: “Sappiamo bene che non ci sarà alcuna guerra nucleare. Gli Usa hanno detto chiaramente che non combatteranno contro la Russia per l’Ucraina. Il dopo Guerra Fredda è finito per sempre e siamo dentro una confrontazione a tutto campo con l’Occidente, inclusa l’Unione Europea. Se non è una nuova Cortina di Ferro, ci manca poco. Lo scontro sarà forte, ci considereremo di nuovo nemici. Tutto ciò purtroppo è vero, ma la leadership russa considera più importante la risoluzione della questione ucraina ed è pronta a pagare il prezzo.”

Il rischio di una Russia isolata dal mondo e l’obiettivo di Putin

Secondo Suslov il rischio che la Russia si ritrovi isolata e risulti ostile a tutto il mondo, in questo periodo storico non sussiste: “Il mondo è più grande dell’Occidente, che non lo domina più. Non c’è dubbio che la Russia sarà politicamente isolata dal mondo occidentale e i loro rapporti saranno ostili per molti anni. Ma non ha senso parlare di isolamento russo nella comunità internazionale: le nazioni che gli Usa possono motivare contro la Russia sono una minoranza. Cina, India, Medio Oriente, Africa, America latina non la isoleranno.” Infine il consigliere spiega qual è il vero grande obiettivo di Putin: “Vuole essere l’uomo che ha unificato il mondo russo e ristabilire l’unione dei tre Paesi slavi. Non si tratta di ridare vita all’Impero russo o all’Urss. Ma ristabilire un’alleanza tra nazioni sorelle. Sanzioni e confrontazione sono temporanee, questo è per le generazioni.”