La Lega Nord faticosamente costruita da Umberto Bossi è ancora viva e vegeta? Così sembrerebbe ascoltando le parole di Roberto Biasci, consigliere regionale del ‘nuovo’ Carroccio di Salvini ma con una visione, a quanto pare, ancorata ai capisaldi del Senatur. Tanto da scagliarsi contro i bagnini del ‘sud’ assunti in una località del nord Italia. Accade a Livorno, Toscana: “Ci auguriamo – ha sottolineato il consigliere regionale – che i bagnini provenienti dalla Sicilia vengano chiamati in causa il meno possibile” facendo riferimento alle assunzioni per lavorare sulle spiagge di San Vincenzo. I bagnini in questione sarebbero quelli provenienti da Mazara del Vallo, la cui assunzione proprio non è andata giù a Biasci il quale, senza troppi giri di parole, ha sottolineato: “Possibile che non si sia potuta trovare la disponibilità di qualche aitante giovane locale?”. Una provocazione, quella lanciata dal politico che, pur vicino alle idee di Bossi riveste un ruolo di primaria importanza (è un dirigente locale) nel partito oggi guidato dal ministro dell’Interno, ma ancora segretario ‘verde’, Matteo Salvini.
La provocazione di Roberto Biasci
La polemica è nata quando il consigliere ha saputo che i bagnini che operano sulla spiaggia livornese per garantire la sicurezza dei bagnanti, non provengono dalla zona bensì dal comune di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Le dichiarazioni di Biasci, apertamente contrario all’assunzione di bagnini meridionali, hanno innescato non poche polemiche, ma il politico ha tirato dritto per la sua strada: “Con tanti giovani in cerca di occupazione, anche stagionale, si è fatto davvero il massimo per non dovere far addirittura risalire la penisola ai prescelti siciliani?”, ha aggiunto.
Consigliere contro i bagnini del sud a Livorno
In conclusione un’ulteriore provocazione: “Forse ci si doveva muovere per tempo, considerato che il servizio doveva partire a metà giugno e solo ora, almeno per quel che ci risulta, sarà pienamente operativo. Comunque ci auguriamo che i bagnini in trasferta vengano chiamati in causa il meno possibile: ciò vorrà dire che i bagnanti non si sono trovati in situazioni di emergenza e pericolo”. La decisione del comune toscano, dunque, non è proprio andata giù a Biasci, che ha chiesto chiarimenti ed approfondimenti in Regione, anche in merito ai costi dell’operazione. “Noi siamo aperti a tutti sia chiaro – ha concluso cercando di smorzare i toni – i giovani che provengono dal Sud devono lavorare proprio come i nostri quel che voglio capire, però, è se davvero si è fatto lo sforzo di dare la precedenza ai giovani locali. Se non ci sono bagnini toscani disponibili e se ci troviamo in emergenza, va bene che vengano chiamati rinforzi da tutta Italia“.