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Consigliere non parla italiano: il Comune paga l'interprete

Il consigliere che non parla italiano

Il traduttore verrà pagato in nero e ha dichiarato di non voler restare a lungo perché al Comune "sono tutti ignoranti".

Subito dopo la sua elezione a consigliere “aggiunto” comunale, Viraj Prasanna Mihindukulasuriya è finito al centro delle polemiche. Il 42enne originario della Sri Lanka, ex lavoratore domestico, è stato scelto da 504 membri della sua comunità per rappresentare gli oltre 25mila stranieri regolarmente residenti nel Comune di Napoli. Ma quando i giornalisti locali gli hanno domandato come aveva intenzione di migliorare le condizioni della comunità extracomunitaria partenopea, Viraj ha risposto con un silenzio imbarazzato. A riportare la notizia è Simone Di Meo, giornalista di Stylo24. La situazione è stata sbloccata dall’assessore Alessandra Sardu, che ha attribuito il silenzio del neo consigliere all’emozione. Le uniche parole che sono uscite dalla sua bocca sono state: “Aiutare io anche tutto Paese”.

Meloni: “Non parla italiano”

La questione è uscita dall’ambito locale quando Giorgia Meloni ha condiviso un video di Viraj su Facebook commentando: “Meraviglie del multiculturalismo. Il primo consigliere extracomunitario al Comune di Napoli non parla italiano. Un ottimo requisito per partecipare alle riunioni del consiglio comunale”. Secondo il quotidiano Libero, è un atteggiamento che non deve sorprendere quando si parla di Napoli, “città dove ci si ‘arronza’, cioè si fanno le cose superficialmente”.

L’interprete (in nero)

E altrettanto superficialmente la giunta ha tentato di rimediare, affidando a Viraj un interprete. Si tratta del cingalese Fernado Piyasiri, che affiancherà il consigliere aggiunto durante le sedute. Il Comune ha assicurato che l’uomo non riceverà un regolare compenso, dunque non peserà sulle spalle dei cittadini. Condizione che però lo identifica come lavoratore in nero, all’interno delle aule istituzionali. Lo stesso Piyasiri ha espresso non poche riserve sull’amministrazione partenopea. Ha dichiarato di voler svolgere questo lavoro solo per qualche mese, perché “non voglio avere a che fare più con il Comune di Napoli. Sono tutti ignoranti“.

Prasanna ha annunciato di voler rinunciare all’incarico a causa dell’eccessiva esposizione mediatica, ma la sua comunità si è opposta alle dimissioni. Al momento, dunque, resta consigliere comunale aggiunto.