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Consultazioni, il partito Azione/Italia Viva è pronto a fare opposizione costruttiva e matura

I membri di Azione/Italia Viva al Quirinale

Azione/Italia Viva farà opposizione. Terminate le consultazioni con il presidente Mattarella.

Sono terminate le consultazioni tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il partito Azione/Italia Viva guidato da Carlo Calenda. Il leader del Terzo Polo si è fermato a parlare con la stampa ed ha detto di aver toccato molte tematiche con Mattarella.

Consultazioni, Calenda ha parlato con Mattarella: “Fuori dal diritto di presenza dalle istituzioni”

Per quanto riguarda la presenza nelle istituzioni, Calenda ha risposto che sono stati esclusi dal diritto di presenza perchè “c’è una forza politica che ha avuto 8% alle elezioni che è rimasta fuori dal diritto di presenza dalle istituzioni, ma non ne facciamo una malattia, esiste su questo un chiaro intento di escludere da parte delle opposizioni, che dice essere unica, ma non lo è, forse ce ne sono sicuramente due”.

Le preoccupazioni di Carlo Calenda

Il leader del Terzo Polo ha poi fatto presente al presidente Mattarella le loro preoccupazioni realtive soprattutto alla crisi energetica. “Abbiamo ribadito al presidente la gigantesca preoccupazione per effetto del costo dell’energia. Crediamo che questo non sia percepito a sufficienza dalla maggioranza né dalle altre opposizioni. Riteniamo che questo possa essere a rischio la tenuta sociale del Paese”. Queste sono state le parole di Calenda.

Il partito Azione/Italia Viva è pronto a fare opposizione

Poi c’è il passaggio definitivo all’opposizione: “Azione e Italia viva saranno all’opposizione di questo governo, senza sconti. Un’opposizione che cercherà di ingaggiare il governo su tematiche concrete”, ha dichiarato Calenda. Poi ha aggiunto: “Siamo pienamente disponibili a instaurare un rapporto sulle questioni concrete e pratiche con le altre opposizioni, ma che non diventi l’unità delle opposizioni contro, che non gioverebbe né alla causa delle opposizioni, né al dialogo fra opposizioni e governo che si deve instaurare in una democrazia matura”.

Calenda sugli audio di Berlusconi e su Tajani agli esteri

Infine un tema delicato è quello delle parole di Silvio Berlusconi diffuse tramite note audio. In questo caso Calenda è molto preoccupato e non ha gradito ciò che ha detto il Cavaliere. Di conseguenza alla domanda su come vedrebbe Tajani al ministro degli esteri ha risposto: “Se il ministro degli Esteri è espresso da una forza politica che con il suo capo più volte ha definito l’invasione russa una risposta alla provocazione ucraina per portare persone per bene al governo di Kiev a fronte delle bombe e dei morti non è concepibile“. Nonostante abbia poi apprezzato le parole di Giorgia Meloni, il leader di Azione/Italia Viva ha aggiunto anche che “serve un chiarimento definitivo da parte del governo e della maggioranza“.