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Conte a Merkel: soluzioni UE su migranti o stop Schengen

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Giuseppe Conte chiede ad Angela Merkel un appoggio in UE sul problema migranti perché altrimenti il rischio è dire addio a Schengen.

Dopo la Francia, il premier Giuseppe Conte incassa sui migranti anche l’appoggio della Germania, almeno a parole. La cancelliera tedesca Angela Merkel assicura infatti che intende “collaborare molto strettamente” con l’Italia. Favorevole persino a creare hotspot nei paesi africani, a partire dalla Libia. Conte ribadisce anche la bocciatura della riforma del trattato di Dublino che sarà al centro del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. Nel corso del vertice con la Merkel, affrontato anche il tema dei fondi dell’Unione europea per l’inclusione sociale, base per il reddito di cittadinanza.

Merkel: ok hotspot migranti in Libia

L’Italia sembra incassare l’appoggio della Germania sul problema dei migranti. Alcune fonti della cancelleria tedesca hanno infatti confermato all’Ansa che quello tra Giuseppe Conte e Angela Merkel è stato “un buon colloquio” tanto che i due si sono intrattenuti a lungo a parlare a “quattr’occhi”. Al centro del vertice il fatto che “l’Unione europea deve cambiare approccio” sulla gestione dei flussi migratori perché l’Italia “non può continuare a fare da sola”. A dirlo il Presidente del Consiglio italiano in conferenza stampa, al fianco della cancelliera tedesca. Nonostante la lotta con i falchi interni, la Merkel ha assicurato al nostro Paese una “collaborazione molto stretta su questo tema”.

“Anche la Germania è colpita molto direttamente, dunque è interesse di tutti” sottolinea. Angela Merkel si dichiara quindi favorevole ad un rafforzamento di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Ma soprattutto, la cancelliera sembra aprire alla possibilità di creare hotspot nei paesi africani, a partire dalla Libia per tutelare maggiormente i confini esterni dell’Unione europea. Per fare ciò, però, è necessario “sostenere le autorità libiche nel contrasto alle reti criminali che sfruttano l’immigrazione”ammette Conte.

La Merkel concorda su un maggiore impegno per arrivare alla stabilizzazione della Libia affinché “possa prendersi cura dei migranti prima che partano per le nostre coste, magari attraverso l’Oim o l’Unhcr”. Infine, il premier italiano ribadisce il no dell’Italia alla riforma del trattato di Dublino perché questa ormai è “superata dai fatti”. “Servono soluzioni europee, senza innescare dinamiche bilaterali che rischiano di costituire la fine di Schengen” avverte quindi il presidente del Consiglio.

Conte: fondi UE per reddito cittadinanza

Nel corso dell’incontro con Angela Merkel, Giuseppe Conte affronta anche il tema dei fondi dell’UE per l’inclusione sociale, alla base del reddito di cittadinanza che il governo pentaleghista vorrebbe approvare al più presto. Questi fondi, si lascia intendere, potrebbero essere utilizzati per la riforma dei centri per l’impiego. “Tema cruciale del mio governo è la lotta alla povertà. – dichiara infatti Conte – Personalmente non posso come responsabile del governo rimanere indifferente a certi dati: lo scorso anno 2,7 milioni di italiani hanno ricorso a mense per i poveri e pacchi alimentari”.

Il premier quindi anticipa alla Merkel che “in sede di discussione del quadro finanziario faremo pesare la nostra voce per orientare i fondi europei verso misure di sostegno proprio a favore dell’inclusione sociale“. “L’Europa è essenziale – e – dalla Germania possiamo prendere esempio sugli strumenti da utilizzare” sottolinea Conte.

Berlino è “a disposizione per aiutare, ove necessario. E’ importante intavolare un discorso e collaborare” assicura Angela Merkel. Bisogna “trarre profitto da quelle che sono state le nostre esperienze, anche dopo la riunificazione tedesca, noi possiamo dare suggerimenti, vogliamo essere a disposizione per poter aiutare” precisa la cancelliera. Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio annuncia quindi che giovedì in Lussemburgo chiederà “di incontrare il ministro del Lavoro tedesco”. “Ho intenzione di portare avanti un progetto con la Germania che hanno i centri impiego più efficienti d’Europa mentre in Italia sono spesso poco attrezzati per tutte la gente che cerca lavoro” spiega.