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Conte: "Aiutiamo Kiev ma senza carri armati, Draghi chiarisca in Parlamento l'indirizzo politico"

Giuseppe Conte

L'ex premier Conte si è nuovamente schierato contro l'invio di carri armati all'Ucraina per evitare un'escalation che potrebbe allargare il conflitto.

Il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte è tornato ad esprimersi sull’invio di armi all’Ucraina ritenendo che vada fatto di tutto per evitare che si arrivi ad una guerra mondiale. Ha inoltre chiesto un intervento del premier Draghi in Parlamento per chiarire qual è l’obiettivo che il nostro paese si impegnerà a perseguire per porre fine al conflitto.

Conte: “Niente carri armati all’Ucraina”

Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex premier ha ribadito che il M5S è favorevole a sostenere Kiev ai fini di una legittima difesa nel perimetro dell’articolo 51 dell’ONU ma non ad inviare armi sempre più letali e sempre più pesanti “abbracciando una spirale di progressiva escalation militare che può solo portare a maggiori sofferenze per la popolazione e distruzioni. In un momento così delicato, ha ribadito, la sua forza politica non è favorevole all’invio di carri armati.

A chi gli ha fatto notare che i decreti sulle armi sono stati decisi con l’ok del Parlamento, compreso quello dei pentastellati, ha risposto che il M5S vuole contribuire, come partito di maggioranza relativa, a determinare l’indirizzo politico che il governo dovrà far valere in tutte le sedi internazionali, ovvero quello di porre fine al conflitto lavorando incessantemente per una soluzione politica.

Conte: “Draghi intervenga in Parlamento”

Dopo oltre 60 giorni di guerra, ha aggiunto, è ragionevole che “gli italiani debbano sapere dal premier qual è l’obiettivo che l’Italia si impegnerà a perseguire in tutti i tavoli internazionali“: di qui la sua richiesta a Draghi di intervenire in Parlamento.