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Esordio di Conte al G7, Salvini detta la linea sui dazi

Conte debutta al G7

Esordio di Conte al G7 canadese come leader del governo italiano. Alta la tensione per la questione dei dazi americani.

Quello del G7 sarà un incontro importante per Giuseppe Conte. Il summit in Québec è infatti l’occasione per il neo premier italiano di debuttare in un contesto internazionale e di dialogare con le altre potenze europee e mondiali. Da Roma, Salvini si esprime sulla questione dei dazi americani e sull’apertura alla Russia: “Le politiche commerciali vanno ristudiate”. Di Maio conferma: “Non sarà un governo supino alle decisioni degli altri governi”.

Conte al G7

Le ultime settimane sono state frenetiche per Giuseppe Conte. Non molto tempo fa era un professore universitario quasi sconosciuto, improvvisamente catapultato al Colle di fianco a Mattarella e nominato (dopo qualche scivolone) presidente del primo governo populista europeo. Ora, a pochi giorni dal voto di fiducia alle Camere, il neo premier deve affrontare la prima sfida internazionale: il G7 del Canada. Conte ha raggiunto il Québec dove, tra l’8 e il 9 giugno, incontrerà i leader degli altri Paesi che partecipano al summit. In questa occasione avverrà anche il primo incontro tra il Presidente del Consiglio italiano e i rappresentanti dell’Unione Europea, Jean Claude Juncker e Donald Tusk.

Che non sarebbe stato un G7 semplice era già evidente dalle forti tensioni tra i leader delle altre potenze, in particolare Trump, Macron e Trudeau. La questione dei dazi americani preoccupa Canada e Unione Europea e ha spinto il presidente americano ad annunciare che lascerà il summit in anticipo. Ma la presenza di Conte, neo premier di un governo populista e anti-europeista, destabilizza ulteriormente gli equilibri.

La posizione dell’Italia

A causa dei tempi ristretti, Conte non ha potuto elaborare un piano personale da presentare al G7. Al summit canadese si presenterà quindi con il dossier scritto dai ministri del governo Gentiloni. È però consapevole che per il nuovo esecutivo italiano sia fondamentale farsi comprendere dagli altri leader e stabilire la propria posizione sullo scenario internazionale. “La prima posizione dell’Italia sarà farsi conoscere, la seconda farsi rispettare“.

Angela Merkel ha già espresso preoccupazione per la posizione del nuovo esecutivo italiano all’interno del G7. Parlando dei dazi imposti da Trump, la cancelliera tedesca ha commentato: “Non credo che ci sarà un problema drammatico al G7 nella posizione europea, anche se per la prima volta c’è Conte”. Ma la Merkel ha anche sottolineato la necessità di un’Europa coesa, governata da leader che dialogano tra loro. “Dovremmo parlare gli uni con gli altri, invece di parlare gli uni degli altri, e non iniziare la comunicazione in modo indiretto con insinuazioni e congetture”.

Salvini sui dazi

La questione dei dazi statunitensi sarà al centro del G7, ma ad occuparsene non sono solo i leader riuniti in Québec. Ne ha parlato anche Matteo Salvini, ministro dell’Interno, che a Roma ha presieduto il primo Consiglio dei Ministri in assenza di Conte. Il leader della Lega ha dichiarato: “Le politiche commerciali vanno ristudiate. L’Italia è una potenza che esporta e quindi va protetto il made in Italy. Credo che le politiche di Trump siano soprattutto per arginare la prepotenza tedesca. L’Italia non deve subire né l’una né l’altra manovra”. Salvini sembra dunque confermare quanto proposto agli elettori durante la campagna elettorale: la possibilità per l’Italia di imporre dazi commerciali come quelli americani.

La Nato e l’euro

Altre delicate questioni che Conte dovrà affrontare al G7 sono quelle dell’appartenenza alla Nato e all’unione monetaria europea. Per quanto riguarda la moneta unica, il premier dovrà rassicurare gli altri leader dell’Unione sul mantenimento dell’euro in Italia. Allo stesso modo il presidente del Consiglio ribadirà la presenza del nostro Paese all’interno della Nato. Tuttavia, sia Salvini che Di Maio si sono fatti portavoce di una linea ambivalente in tema di politica estera e alleanze. L’Italia resterà nell’Unione e nella Nato, ma non smetterà di opporsi alle sanzioni alla Russia e perseguirà una politica di apertura verso Mosca.

Il leader del M5S ha dichiarato: “Non sarà un governo supino alle volontà degli altri governi. L’Italia storicamente ha avuto la funzione nell’ambito della Nato di essere un Paese che dialogava con i Paesi dell’est come la Russia”. Queste le parole di Salvini: “A me piacerebbe che gli organismi internazionali di cui facciamo parte e a cui contribuiamo economicamente, essendo organismi di difesa, difendessero la sicurezza italiana ed europea”.

I prossimi incontri

Da questo punto di vista, fondamentali saranno i prossimi incontri tra Conte e i rappresentanti di alcuni organismi internazionali. Durante il G7 il premier avrà modo di parlare con Jean Claude Junker, presidente della Commissione Europea. I principali argomenti di discussione saranno l’immigrazione e l’unione monetaria e bancaria.

Lunedì 11, a Roma, Conte incontrerà invece Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato.