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Conte critica il governo Meloni sulle misure per contanti e Pos

giuseppe conte

Giuseppe Conte si scaglia contro il governo Meloni sulla manovra: “Non usare il Pos fino a 60 euro e incentivare i contanti è un fatto recessivo".

Giuseppe Conte è andato duro sul governo della nuova premier, Giorgia Meloni, in merito all’innalzamento del limite di contanti e sul tema Pos.

La nuova manovra sui pagamenti

La direzione del nuovo Esecutivo sembra chiara: viene agevolata la circolazione del contante con il limite alzato a cinquemila euro e ridotto l’obbligo di accettare i pagamenti con il Pos per commercianti e professionisti. Il tetto, in manovra, è stato messo a 60 euro.

Giuseppe Conte non è d’accordo, e si è scagliato contro il governo Meloni:

«La Corte dei conti ha certificato che consentire ai commercianti di non usare il Pos fino a 60 euro e dare la possibilità di girare con le tasche piene di banconote fino a cinquemila euro è un fatto recessivo, perché significa anche indirettamente favorire l’economia sommersa».

L’accusa di Conte

Il leader Pentastellato ha insistito ricordando che si tratta di una manovra non in linea con il Pnrr, che rischia di creare disuguaglianze economiche e sociali, e di aggravare quelle già esistenti:

«Le sfide da affrontare sono complesse e difficili, le persone fragili richiedono due direttrici, assistenza e inclusione, l’obiettivo è l’inclusione e l’assistenza deve essere quello che ci consente di raggiungere questo obiettivo. Su questo misuriamo il grado di civiltà di un Paese. Per questo ci giochiamo una partita importante».