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Giuseppe Conte dice si alla settimana corta ed al salario minimo

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte tira le somme delle "battaglie buone" del Movimento che guida e dice si alla settimana corta e al salario minimo "equilibrando le necessità"

Giuseppe Conte dice si alla settimana corta ed al salario minimo, il leader de Movimento Cinquestelle interviene all’iniziativa “Visione comune” e snocciola i punti caldi su cui il movimento dovrà condurre le sue battaglie, invocando anche una legge contro l’omofobia. In tema di lavoro Giuseppe Conte ha spiegato che “bisogna offrire ai lavoratori una settimana più corta”.

Conte, si alla settimana corta, ecco come

Poi Conte ha spiegato in che termini e con quali equilibri: “Però lo dobbiamo fare intelligentemente: non mettendo in difficoltà il mondo produttivo ma ribaltando la prospettiva, per incrementare la produttività, che è il grosso problema del sistema Italia”. L’altro tema caldo è e resta quello del salario minimo, e Conte ha detto: “La battaglia per il salario minimo è un punto nevralgico per il M5S, abbiamo 4,5 milioni di lavoratori con paghe da fame”.

Congedo di paternità e Ddl Zan

Così come “La battaglia sul lavoro è essenziale, così come deve diventarlo quella per il congedo di paternità”. Poi il presidente del M5s ha fornito un po’ di dati europei: “Se noi confrontiamo i nostri 10 giorni, che sono una piccola conquista, con i 7 mesi della Finlandia, con le settimane concesse in Spagna e Svezia il nostro risulta un passettino veramente modesto rispetto ad altre soluzioni”. La chiosa è stata sul Ddl Zan: “Quella sulla legge contro l’omofobia per noi è stata una battaglia assolutamente importante, a cui abbiamo contribuito, e continueremo a mantenerla alta”.