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Continua la marcia dell’Isis: dopo Palmira, attacchi in Iraq

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Non si arresta la marcia dell’Isis: dopo aver “conquistato” la strategica città di Palmira, in Siria, i jihadisti sferrano nuovi attacchi in Iraq, avvicinandosi a circa dieci chilometri da Bagdad. Intanto l’Isis ha rivendicato nei giorni scorsi un attentato suicida avvenuto in una moschea s...

Non si arresta la marcia dell’Isis: dopo aver “conquistato” la strategica città di Palmira, in Siria, i jihadisti sferrano nuovi attacchi in Iraq, avvicinandosi a circa dieci chilometri da Bagdad. Intanto l’Isis ha rivendicato nei giorni scorsi un attentato suicida avvenuto in una moschea sciita in Arabia Saudita, durante il quale sono morte diciannove persone. La Coalizione internazionale, guidata dagli americani, ha cercato di fermare l’avanzata delle truppe jihadiste in Iraq e Siria nelle ultime 24 ore. Il 2 giugno prossimo si riuniranno i ministri degli Esteri di una ventina di Paesi facenti parte della Coalizione, insieme al premier iracheno Haidar al Abadi. Il luogo scelto per la riunione è Parigi.

Il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni si è dichiarato preoccupato per la situazione che si è creata in Siria, ma ancora di più per quello che sta succedendo in Iraq. L’allarme resta alto per eventuali attacchi dell’Isis al patrimonio archeologico.

A Palmira, la città siriana che l’Isis ha occupato, gli jihadisti hanno catturato e ucciso membri delle forze di sicurezza, loro collaboratori e soldati. Dalle colonne di un giornale islamico, Dabiq, viene predetto un attacco catastrofico negli Stati Uniti da parte dell’Isis, per mezzo di un ordigno nucleare.