Redazione Notizie.it Le lavanderie self service o lavanderie a gettoni sono un format americano che, negli ultimi tempi, sta conquistando anche l’Italia.
Negli ultimi tempi, ecco l’avvento delle lavanderie self service, delle lavanderie a gettoni in cui portare il proprio bucato e lavarlo in autonomia, molti sembrano essere gli utenti, specialmente i più giovani, che decidono di usufruire di questo tipo di lavanderia.
Conviene aprire una lavanderia self service? La risposta è: dipende.
Tra i pro dell’apertura di una lavanderia self service si annovera il fatto che non bisogna pagare personale per lavare il bucato in quanto, come l’inglesismo self service suggerisce, è il cliente a fare tutto. Da quest’autonomia consegue anche il fatto che, se un cliente dovesse malauguratamente rovinarsi un capo, il proprietario non è tenuto a rimborsarlo.
Sicuramente poi gestire un’attività del genere è anche poco impegnativo in quanto non bisogna stare 12 ore al lavoro né tanto meno sovrintendere: le lavanderie self service sono aperte h 24 e nessuno deve premurarsi di aprire o chiudere le porte.
Tra i contro dell’apertura di una lavanderia self service dobbiamo contare invece i costi dell’affitto del locale, quelli di manutenzione di lavatrici e asciugatrici, quelli per i prodotti necessari al lavaggio (ammorbidenti, smacchianti, detersivi…) e quelli della bolletta elettrica che, visti i macchinari, le luci del locale e dell’insegna, saranno sicuramente piuttosto altini.
Detto ciò, il successo o meno di una lavanderia self service dipende anche da altri fattori come la sua posizione: è infatti naturale che una lavanderia che si trova in una zona con ampio parcheggio e bene raggiungibile sarà più fruttuosa di una che si trova in centro città o in zone raggiungibili solo a piedi o in bicicletta.
